Ryanair contro l’Enac: «Stop al bagaglio a mano? Una follia»

02 Luglio 13:44 2020 Stampa questo articolo

Non ha usato mezzi termini Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, commentando la recente decisione presa dall’Enac sul divieto di portare a bordo bagagli a mano. «È una follia, ed espone i passeggeri a un maggiore rischio di contagio», ha detto in un’intervista apparsa su corriere.it, aggiungendo: «Rispettiamo la decisione, ma sembra una norma pensata da persone che non sanno come funziona il trasporto aereo».

Come si ricorderà, secondo l’Ente per l’aviazione civile, sui voli da e per l’Italia non sarà consentito l’uso delle cappelliere, con la conseguenza che il trolley dovrà essere messo in stiva. A bordo, invece, si potrà portare soltanto una borsetta o uno zaino da collocare sotto il sedile di fronte.

«Al netto del disagio, questo divieto aumenta le occasioni di assembramento. In primo luogo le persone sono costrette a fare le code ai banchi del check in per depositare i bagagli e questo avviene in aree dell’aeroporto con spazi che non consentono di rispettare la distanza sociale. È meno rischioso l’imbarco seguendo un ordine sequenziale sulla base della posizione del sedile», ha proseguito Wilson.

In attesa dell’esito dei reclami presentati dal vettore irlandese a Enac e Easa (l’Agenzia europea per la sicurezza aerea, ndr) «abbiamo scritto una lettera come Aicalf, Associazione italiana compagnie aeree low fares, pure ai ministeri della Salute e dei Trasporti», Wilson ha però sottolineato come in Europa manchino regole comuni. «Secondo l’Easa le persone possono tornare a volare se ci sono regole uguali in tutti i Paesi, non capisco perché l’Enac sia andata in un’altra direzione».

Per quanto riguarda l’andamento delle prenotazioni, i livelli del 2019 saranno raggiunto solo tra un paio d’anni. Ma nel frattempo, conclude Wilson, «i prezzi saranno più bassi, perché è necessario stimolare la domanda». E quando avverrà il ritorno dei Boeing 737 Max, visto che in questi giorni ci sono i voli per la ricertificazione. «Per noi, le prime consegne potrebbero esserci alla fine di quest’anno e i primi voli nella stagione estiva e forse anche un po’ prima. È un aereo che ci serve: è moderno ed efficiente».

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Giorgio Maggi
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