Roma vittima del Covid: metà delle aziende turistiche a rischio chiusura

Roma vittima del Covid: metà delle aziende turistiche a rischio chiusura
24 Aprile 10:44 2020 Stampa questo articolo

L’impatto del coronavirus sul turismo è fortissimo su Roma. Le ultime stime parlano di un 2020 che potrebbe chiudersi con una perdita rispetto allo scorso anno di oltre 30-35 miliardi, con il 30-50% delle aziende che potrebbe chiudere.

Già adesso, scrive il Sole 24 Ore, ci sono quasi 150mila addetti del comparto che sono a casa (per il blocco imposto dal governo o per il calo della domanda), mentre sono circa 100mila quelli che potrebbero perdere il posto di lavoro. E se anche le attività dovessero riprendere nel giro di qualche mese, la ripresa si prospetta letta e, nella migliore delle ipotesi, anche il fatturato 2021 sarà inferiore a quello del 2019.

A febbraio, l’Ente bilaterale del turismo del Lazio aveva registrato un calo degli arrivi dall’estero negli hotel in provincia di Roma pari al 6,6%. «Dal 1° marzo fino ad oggi c’è stato un calo degli arrivi del 98% – spiega Stefano Fiori, presidente della sezione Turismo di Unindustria – Il 2020 è ormai compromesso e nel Lazio possiamo stimare una perdita di 35-40 miliardi, di cui il 90% è rappresentato da Roma».

Per Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, «non rivedremo la luce prima della fine del 2021, quando si spera riusciremo ad avere un vaccino».

Il tenore dei commenti non cambia nemmeno passando ad Asshotel-Confesercenti Roma, secondo cui il 30-50% delle strutture rischia di non riaprire. «La maggior parte dei negozi si trova nel centro storico e da sempre il turismo ha una enorme incidenza sul comparto – spiega Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma – Se non ci sarà un sostegno forte il 30-35% delle aziende non riaprirà».

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