Ecco chi riporterà in vita l’aeroporto di Forlì

31 Agosto 07:00 2017 Stampa questo articolo

Dall’ultimo volo sono passati circa quattro anni e mezzo, in mezzo due bandi e due fallimenti. Ma adesso per l’Aeroporto Ridolfi di Forlì potrebbe essere la volta buona per provare a rinascere dalla sue ceneri. A darne notizia Il Resto del Carlino, che ha annunciato per 1° settembre la costituzione della società che parteciperà al prossimo bando per la gestione dello scalo romagnolo, bando atteso in autunno.

Tra gli azionisti della nuova società, riporta il quotidiano, ci sarebbero nomi di peso dell’economia locale, e non solo forlivese. Si va dal Gruppo della sanità privata Villa Maria, Luxory Living, a Giuseppe Silvestrini che fondò Unieuro e che adesso partecipa a Eataly Romagna, passando per Orogel e CMC. C’è anche Armando De Girolamo di Lotras, che assieme a un altro imprenditore anconetano partecipò alla prima privatizzazione con quote di minoranza in Air Romagna.

Con loro ci sarà un imprenditore veneto (per ora nell’ombra) e i consulenti di Orienta Partners, che hanno lavorato al piano industriale, senza contare che un fondo di investimento americano sarebbe a sua volta interessato a partecipare al bando.

Obiettivo per tutti: riaprire lo scalo forlivese, inteso come un’opportunità per il territorio romagnolo e, soprattutto, da pensarsi come un’integrazione con l’aeroporto di Rimini. Anche perché, come ripetono gli addetti ai lavori locali, una fetta non trascurabile di clientela emiliano-romagnola (stimata in circa 2 milioni per l’anno 2016) si rivolge agli aeroporti del Veneto per soddisfare le loro esigenze. Con l’apertura dell’aeroporto di Forlì questa importante fetta di mercato sarebbe destinata a rientrare.

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Giorgio Maggi
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