Riparte il Bernina Express, Bernasconi: «Inizia la nuova era»

by Claudia Ceci | 14 Luglio 2020 7:00

Da un mese il Bernina Express è tornato a far sognare gli italiani tra prati, boschi, laghi, monti, castelli e fortezze. Tra le Alpi patrimonio Unesco. Tra Tirano e St. Moritz. «Vedo un po’ di azzurro all’orizzonte – dice Enrico Bernasconi, market manager Italia di RhB – Uso una metafora: avevo costruito una casa e continuavo ad abbellirla. Poi è crollata, però sono rimaste fondamenta solide e di qualità. È da lì che si riparte, mattone dopo mattone la ricostruiremo. Abbiamo la fortuna di partire da un prodotto amatissimo dalla clientela italiana e questo facilita il mio compito. Ecco perché sono ottimista».

La Svizzera ha dato il via libera ai treni turistici l’8 giugno, ma l’estate di Ferrovia Retica è iniziata il 15, con l’apertura delle frontiere. Da allora gli italiani possono salire senza giustificare il motivo.

«È l’inizio dell’anno zero, di una nuova era. Teoricamente non ci siamo mai fermati per il traffico interno svizzero, ma abbiamo dovuto rinunciare a Tirano, in territorio italiano – aggiunge – I trenini rossi del Bernina, classici, una dozzina di treni regionali a cadenza quasi oraria, nonostante siano prettamente turistici, hanno circolato. Il Bernina Express, prodotto turistico di nicchia, è rimasto fermo. Aspettavamo con trepidazione la riapertura. Sono felice che la Svizzera abbia equiparato le nazioni confinanti».

Un Bernina Express è ripartito e gli altri due ripartono il 30 luglio e fino al 25 ottobre, visto che il numero di richieste è in aumento. Per quanto riguarda il Glacier Express, da St. Moritz a Zermatt attraverso le Alpi Svizzere, uno è ripartito il 20 giugno e gli altri due al momento sono fermi.

«Procediamo passo dopo passo: a luglio i clienti sono e saranno individuali: singoli e famiglie, non gruppi – chiarisce – Ci vuole tempo per riorganizzare i viaggi per le comitive in agenzia, e poi i gruppi tradizionalmente preferiscono autunno e primavera». Non è facile fare previsioni. L’auspicio è che – se la tanto minacciata seconda ondata non si manifestasse – da metà settembre si riprenda a viaggiare con i numeri da record degli anni scorsi dall’Italia. Mancheranno i turisti intercontinentali, asiatici in primis.

«Lavoreremo sul turismo svizzero e su Germania e Italia – annuncia – Aria aperta, sicurezza e offerte speciali potrebbero renderci destinazione prediletta». La Svizzera ha adottato condizioni di viaggio in sicurezza puntando sulla fortissima igienizzazione: sanificazione dopo ogni corsa per treni e impianti di stazione (maniglie, sportelli, vetrate).

Al cliente viene raccomandata l’igiene delle mani. Consigliato il distanziamento sociale a bordo: se il treno dovesse essere pieno possono essere occupati tutti i posti a sedere. Obbligatoria invece la mascherina per chi sale sui mezzi pubblici. Un ostacolo è la legge italiana. «I pullman in arrivo si possono occupare a metà; gruppi da 50 si dimezzano a 25 – ricorda – Il prezzo del pullman aumenta e diventa un deterrente».

Ma sul piano tariffe RhB ha messo in campo “Allegra” – in retoromancio si traduce con “Benvenuto” – che prevede una carta giornaliera a persona valida fino al 31 agosto a 35 franchi svizzeri (34 euro), al posto di 64 franchi. «Cinque ore di spettacolo a poco più di 30 euro – spiega – Inoltre c’è l’offerta famiglie: 58 franchi per la carta giornaliera con due genitori e tre ragazzi fino a 16 anni. Mai visti prezzi così bassi, ma mai vista anche una pandemia. È un’operazione simpatia, insieme promozionale e sociale: ci sono problemi economici non da poco e così la nostra diventa un’escursione alla portata di tutti: un meritato svago a costi contenuti dopo un periodo delicatissimo».

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