Restrizioni comuni nell’Ue, l’appello dell’European Tourism Manifesto

Restrizioni comuni nell’Ue, l’appello dell’European Tourism Manifesto
09 Settembre 07:00 2020 Stampa questo articolo

Per gestire al meglio la fase post Covid l’European Tourism Manifesto (Etm), la voce più autorevole del settore dei viaggi nel vecchio continente, ha lanciato un esplicito appello rivolto ai paesi membri dell’Ue per condividere, armonizzare e quindi concordare le misure e restrizioni attuali raccogliendo le raccomandazioni già espresse nei giorni scorsi dal presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.

L’Etm ha evidenziato come sia indispensabile migliorare il coordinamento sui viaggi frontalieri e ripristinare l’integrità dello spazio Schenghe  garantendo un controllo costante dell’evoluzione della pandemia. E questo perché per fronteggiare la gravissima crisi economica seguita al coronavirus si rende essenziale ripristinare la regolarità dei viaggi all’interno della Ue e la progressiva ripresa dei viaggi transatlantici per imprimere un ulteriore impulso al mondo dei viaggi.

La ridotta domanda dei viaggiatori europei e il calo di fiducia dei consumatori che non si è attenuato nel mese di agosto, impone un cambio di rotta gestito con il rispetto di tutte le garanzie sanitarie. L’Etm rileva inoltre che proprio nel periodo estivo ormai al suo epilogo, cinque destinazioni europee (Italia, Francia, Germania,  Regno Unito e Paesi Bassi) hanno totalizzato solo il 40% dei volumi di viaggi e soggiorni rispetto allo scorso anno e la sola Spagna ha registrato il 22% dei volumi che aveva generato nel periodo pre-Covid.

In buona sostanza, l’Etm vuole scongiurare ciò che è avvenuto nelle ultime due settimane con una crescente preoccupazione per la seconda ondata di contagi che ha di fatto scoraggiato nuove prenotazioni di voli e viaggi per il periodo autunnale, causando frustrazione sia tra le imprese che tra i potenziali viaggiatori.

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