Report Cwt: attenzione al wifi, i dati sono a rischio

25 Settembre 07:00 2018 Stampa questo articolo

I dati aziendali sono in pericolo quando un dipendente è in viaggio? Sembrerebbe proprio di sì. Secondo l’ultimo report Cwt, infatti, a livello mondiale solo il 35% dei business traveller si sente molto sicuro di non compromettere la sicurezza dei dati della propria azienda durante la trasferta. E se sul tema i più tranquilli sono i viaggiatori Usa (46%), seguiti da quelli dell’Asia Pacifico (28%) o dell’Europa (27%), la percentuale scende addirittura al 22% per i viaggiatori d’affari italiani.

«Questi risultati mostrano che c’è ancora molto da fare per educare i viaggiatori su come proteggere i dati della loro azienda. Ad esempio, connettersi negli spazi pubblici può essere rischioso», ha dichiarato Andrew Jordan, executive vp e chief technology officer di Cwt.

Durante i viaggi, le tre situazioni percepite come più pericolose sono il furto o la perdita dei computer portatili o di altri dispositivi mobili (29%), l’uso di un wifi pubblico (21%) e il lavoro sul proprio laptop o dispositivo in luoghi non protetti (9%). A queste fanno seguito la condivisione involontaria di documenti aziendali (9%), l’accesso alle email aziendali (8%), l’apertura di un file o di un sito web non consentito (8%) e la disponibilità di documenti cartacei (6%). Tali ansie sono giustificate dal fatto che quasi la metà dei viaggiatori d’affari (46%) ha vissuto una violazione della sicurezza mentre navigava online.

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