Regno Unito, crollo del 71% dei voli internazionali

04 Gennaio 11:09 2022 Stampa questo articolo

Il 2021 ha visto un calo del 71% dei voli internazionali in entrata e in uscita dal Regno Unito rispetto al 2019. Lo evidenziano i dati di Cirium, agenzia di analisi dati specializzata nel settore del turismo e dell’aviazione.

Al 22 dicembre 2021, infatti, sono 406.060 i voli partiti o entrati nel paese, in calo rispetto agli 1,399 milioni nello stesso periodo del 2019.

Quanto alle compagnie aeree, le low cost continuano a farla da padrone. Ryanair, in particolare, con 101.420 voli è in cima alla classifica, seguita da easyJet, con 82.850 voli, e dalla compagnia di bandiera British Airways, che ha effettuato 77.460 voli.

Il basso numero di voli, secondo Cirium, è da attribuirsi, a una serie di fattori, in particolare alle diverse restrizioni che sono state in vigore nel Paese per buona parte dell’anno, come l’obbligo di test e quarantena per entrare nel Paese, e le tendenze generali Covid nel Paese. Tuttavia, le cose stanno migliorando per il settore nel 2022.

E sebbene la variante Omicron abbia imposto il ripristino di ulteriori misure, come il ritorno del test Pcr al secondo giorno  e la messa in quarantena fino al risultato,  la situazione, è comunque migliorata rispetto al 2020, e con oltre il 70% della popolazione del Regno Unito completamente vaccinata, le restrizioni ai viaggi sono state gradualmente allentate nei mesi estivi.

L’allentamento ha significato per le compagnie aeree un aumento di passeggeri nella stagione estiva che ha raggiunto quasi l‘80% delle cifre pre-pandemia in alcune destinazioni.

Le previsioni pr l’estate 2022 pronosticano un forte recupero: Ryanair ha programmato 160 rotte dal Regno Unito, mentre le compagnie aeree statunitensi hanno aumentato la capacità sulla rotta transatlantica.

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