Recensioni anonime, multa da 100mila euro a TripAdvisor

17 Luglio 14:34 2019 Stampa questo articolo

Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello presentato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato contro TripAdvisor condannando il portale a una sanzione da 100mila euro. Il giudizio – emesso con la sentenza n. 04976 del 15 luglio – ha censurato TripAdvisor per aver diffuso informazioni ingannevoli sulle fonti delle recensioni, in particolare alcuni claim che sono stati ritenuti “idonei a ingenerare in un utente medio di internet il falso convincimento dell’attendibilità e della genuinità delle recensioni pubblicate”.

La pratica commerciale scorretta era stata sanzionata dall’Antitrust nel 2014 in seguito alle segnalazioni formulate dall’Unione Nazionale Consumatori, da Federalberghi e da alcuni consumatori. La stessa Federalberghi ha commentato con una nota stampa: “L’opera, seppur meritoria, della magistratura non è sufficiente a mettere ordine in un mercato che viaggia alla velocità della luce. Basti considerare che è stato necessario attendere quattro anni per ottenere un giudizio definitivo del Consiglio di Stato su un singolo episodio contestato”.

Per l’associazione “la soluzione non può che risiedere in una robusta affermazione del principio di responsabilità. Il primo passo che i portali devono compiere per radicare un sistema in cui prevalgano le vere recensioni, scritte da veri clienti, che raccontano una vera esperienza, è un deciso stop alle recensioni anonime e ai nickname di comodo. Ognuno dev’essere libero di esprimere la propria opinione. Ma le persone che leggono la recensione e l’azienda che viene recensita hanno diritto di conoscere la reale identità dell’autore e di sapere se sta raccontando frottole o un’esperienza autentica”.

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