Presidenza Enit, sì di Palmucci:
«Ma solo con i consiglieri giusti»
Alla guida dell’Enit «solo se ci saranno i nomi giusti» nelle altre due poltrone del consiglio di amministrazione. È Giorgio Palmucci in persona, presidente di Confindustria Alberghi ed executive vice president di Th Resorts, a confermare le indiscrezioni dei giorni scorsi secondo cui sarebbe il primo candidato alla presidenza dell’Agenzia.
A margine di un convegno sul Fondo di Integrazione Salariale, promosso dall’Ebit – Ente Bilaterale Industria Turismo guidato dallo stesso Palmucci, il manager ha dichiarato a L’Agenzia di Viaggi Magazine: «Il ministro Gian Marco Centinaio ha detto esplicitamente a Rimini che per l’Enit vuole una guida tecnica e non politica. Dopo il mio nome, so che è stato richiesto alle regioni, attraverso il coordinatore degli assessorati al Turismo (Giovanni Lolli della Regione Abruzzo, ndr), di esprimere un nominativo per la componente pubblica. Poi si vedrà. Sono disponibile a rendermi utile per l’Agenzia di promozione, lavorando con impegno come ho fatto finora in Confindustria Alberghi, ma non certo per scaldare poltrone o perdere tempo. Se non sarà fattibile, farò un passo indietro, senza drammi».
Palmucci ha, poi, aggiunto che – come spesso accade negli organismi pubblici come l’Enit – sono state fatte cose buone e altre meno, e son stati commessi errori. «Di certo – ha detto – si è perso tanto tempo prezioso, soprattutto nel periodo del commissariamento. Certi ritardi nella promozione turistica alla fine si pagano. Ma sono fiducioso e vedremo quello che succederà».
Intanto dalla segreteria di Lolli arriva la precisazione che, ad oggi, il Mipaaft non ha ancora recapitato al Comitato degli assessorati Turismo delle regioni una nota ufficiale di richiesta di un nominativo da candidare al cda. Nel frattempo, Lolli ha ribadito ai media nazionali l’importanza della centralità di una strategia per un turismo sostenibile e un’offerta di qualità per presidiare i mercati stranieri, passaggi salienti di un vero e proprio “decalogo” che le Regioni hanno sottoposto all’attenzione di Centinaio.
