Ponte di Genova, ricostruzione al via. Pronto entro fine 2019

19 Dicembre 12:40 2018 Stampa questo articolo

Sarà la cordata Salini Impregilo-Fincantieri-Italferr a ricostruire il Ponte Morandi a Genova. La decisione è stata ufficializzata con la pubblicazione il 18 dicembre del decreto n°19. Lo ha reso noto il ministero dei Trasporti, annunciando la conclusione dell’iter avviato a metà novembre con la conversione in legge del decreto Genova. Sovrintenderà il progetto come supervisore tecnico Renzo Piano. L’architetto genovese e senatore a vita donerà gratuitamente la sua professionalità.

Il nuovo viadotto costerà 202 milioni di euro, al netto dell’Iva, “tutto compreso e nulla escluso”, come si legge nel decreto. A Italferr spetta la parte progettuale di ingegnerizzazione e le tre imprese aggiudicatarie sono disponibili a costituire un’unica struttura giuridica per i lavori. Il completamento strutturale del nuovo ponte di Genova è previsto entro fine 2019.

Il sindaco di Genova Marco Bucci, che è anche commissario per la ricostruzione, ha annunciato in conferenza stampa che non si chiamerà più Ponte Morandi. Bucci vorrebbe affidare con un unico appalto i lavori di demolizione e ricostruzione del viadotto. Al momento ci sono cinque aziende selezionate per la demolizione e le tre per la ricostruzione che hanno tempo fino al 31 dicembre per accordarsi. Se non dovesse succedere, la demolizione sarà affidata a un’apposita struttura giuridica che Salini Impregilo, Fincantieri e Italferr dovranno costituire.

Il sindaco ha spiegato che il ponte avrà la forma di nave: «Ci saranno sei corsie, due per senso di marcia più una di emergenza. Ci sarà anche un percorso pedonale per consentire l’ispezione e la manutenzione dei pannelli solari. Vedo questo ponte molto vicino alla realtà dei genovesi e dei liguri: solido, ben piantato, che va avanti passo dopo passo e raggiunge l’obiettivo, in modo funzionale e bello ma nel nostro stile, ovvero rimboccandosi le maniche e senza fare troppo pubblicità”.

L’ad di Fincantieri Giuseppe Bono ha commentato così l’aggiudicazione della gara d’appalto, a cui hanno partecipato le migliori aziende italiane: «Lo dovevamo a Genova e alla Liguria. Sono convinto che la nuova infrastruttura sarà il migliore esempio di un’Italia che, se unisce le proprie eccellenze, può fare sistema e compiere grandi opere al servizio del Paese».

Dal momento in cui l’area verrà resa disponibile, al termine della demolizione, il piano prevede il completamento dell’opera in 12 mesi. Il ponte avrà un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale di 1100 metri, con 20 campate. Il progetto prevede 19 pile in cemento armato di sezione ellittica posizionate con un passo costante di 50 metri, a eccezione della campata sul torrente Polcevera e di quella sulle linee ferroviarie, dove l’interasse passa da 50 a 100 metri. La cordata Fincantieri-Salini-Impregilo-Italferr si chiama “Per Genova” e ha battuto nella gara Cimolai e i progetti di Calatrava.

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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