Piano strategico? Isvra: «Ora il governo si dia da fare»

28 Febbraio 11:20 2017 Stampa questo articolo

E adesso il governo dimostri che «sa dove mettere le mani». È lo stimolo che arriva dall’Isvra, l’Istituto per lo sviluppo rurale e l’agriturismo, a proposito del Piano Strategico del Turismo 2017-2022, approvato in via definitiva da parte del Consiglio dei ministri.

A parlare è il presidente Mario Pusceddu, che sin dalla prima ora aveva espresso le sue perplessità: «Vogliamo essere fiduciosi, anche se rimangono ben visibili i flop collezionati, sulle previsioni turistiche legate a Expo 2015, sul sito internet Verybello.it, sulla riforma dell’Enit e sulla campagna [email protected]. Fare di più è relativamente facile visto che per migliorare, quando tutto è al ribasso da anni, lo spazio non manca».

Già lo scorso settembre l’Isvra lo aveva definito “un non piano, ma solo un corposo elenco di buone intenzioni, peraltro già ampiamente note, senza indicazioni di priorità degli interventi, del loro costi o dei soggetti istituzionali attuatori”.

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