Patto Unwto-Google per il turismo digital

08 Marzo 10:43 2019 Stampa questo articolo

Affrontare le nuove tendenze digitali con Google: è la nuova sfida dell’Unwto, per assicurare un supporto adeguato ai membri dell’organizzazione nella nuova era di trasformazione tecnologica che sta investendo il turismo. Tra le finalità dell’accordo, infatti, vengono evidenziate priorità quali conoscenza, educazione e specifiche competenze digitali alla base di una competitività 4.0 che impone anche l’adozione di nuovi modelli di business.

«Questo accordo con Google – ha spiegato il segretario generale dell’Unwto, Zurab Pololikashvili, coincide con l’attenzione speciale che noi abbiamo su istruzione, sviluppo delle competenze e posti di lavoro, ovvero il filo conduttore di tutte le nostre azioni quest’anno. Google è un membro affiliato di Unwto e questa partnership dimostra l’importanza della collaborazione pubblico-privato per promuovere il turismo come veicolo per lo sviluppo sostenibile».

A fargli eco Lutz Behrendt, travel industry leader di Google, che ha dichiarato: «Più della metà delle entrate turistiche nell’Unione europea viene ora ricercata o prenotata online. Fornendo ai ministeri del turismo le competenze, gli strumenti e i programmi di cui hanno bisogno per commercializzarsi e proteggersi sul web, speriamo di incrementare le opportunità di posti di lavoro e le entrate turistiche nei vari comparti. A seguito di un simile programma di turismo che abbiamo svolto in Grecia, il 68% delle imprese partecipanti ha confermato di aver visto risultati commerciali concreti a seguito della nostra formazione».

Annunciata a Itb Berlin, questa partnership è parte integrante del programma Grow with Google, che prevede corsi di formazione gratuiti per supportare imprese e singoli soggetti a ottenere migliori risultati nel lavoro e nella vita quotidiana attraverso l’uso del digitale e prepararsi così adeguatamente a ricoprire nuovi incarichi e svolgere al meglio le professioni.

Secondo quanto diramato da Google, ad oggi oltre 9 milioni di persone hanno aderito ai corsi di formazione in Europa, Medio Oriente e Africa, e circa 700mila soggetti sono entrati nel mondo del lavoro.

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