Pasqua 2020, i riti della Settimana Santa da non perdere

Pasqua 2020, i riti della Settimana Santa da non perdere
29 Gennaio 07:00 2020 Stampa questo articolo

In Italia, la Settimana Santa è uno dei periodi più sentiti e da nord a sud dello Stivale, ogni anno di Venerdì Santo, si accende la creatività spirituale in manifestazioni che uniscono al misticismo cattolico anche una forte connotazione popolare.

Orte, in provincia di Viterbo, si svolge una delle processioni più antiche d’Italia. Nelle strade della cittadina sfilano le confraternite che portano con sé croci e altri simboli della Passione seguiti a piedi scalzi dai penitenti vestititi con saio e cappucci dai colori differenti, a seconda dell’appartenenza alle varie confraternite che partecipano alla rievocazione.

Noicattaro, in provincia di Bari, si svolge la processione dei Crociferi, dove i partecipanti indossano un lungo saio nero che copre anche il capo. Portano in spalla una pesante croce di legno che ricorda il fardello trasportato da Gesù sul Golgota, poche ore prima di essere crocifisso. I crociferi, camminando a piedi scalzi, si fermano dinnanzi a ogni chiesa della città ed entrano in ginocchio fino all’altare, fustigandosi con una catena che portano legata alla caviglia.

La Processione dei Misteri di Procida è una dimostrazione di forza. Alle prime luci dell’alba del Venerdì Santo, gli appartenenti alla congrega dei Turchini, vestiti con saio celeste e cappuccio bianco, trasportano a mano enormi carri allegorici tra le strette strade dell’isola.

Trapani, la processione parte dalle 14 del Venerdì Santo e si protrae per quasi 24 ore. È la più lunga manifestazione religiosa italiana e tra le più antiche. Si tratta di una tradizione dalle origini spagnole che si rappresenta da quasi 400 anni. I Misteri trasportati sono 20 raffigurazioni artistiche della Passione e Morte di Cristo. Su una base sagomata di legno detta Vara, si ergono le opere scultoree, realizzate dagli artigiani trapanesi del XVII e XVIII secolo e rappresentanti scene evangeliche.

Infine, ci spostiamo in Abruzzo per la processione del Cristo morto che avviene il Venerdì Santo a Chieti: risalente all’842, si contende con Orte il record di più antica d’Italia e vi partecipano centinaia di figuranti e 13 congregazioni dei fedeli. Seicentesca la confraternita del Sacro Monte dei Monti, che organizza l’evento; settecentesca la tradizione dei 150 cantori e altrettanti suonatori che accompagna la processione degli incappucciati; e ottocenteschi i gruppi scultorei della Passione, i cui portatori si tramandano l’incarico di generazione in generazione.

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