Ora Google spinge la vendita diretta di biglietti e tour

02 Agosto 12:40 2021 Stampa questo articolo

Non una mossa decisiva, ma sicuramente un passaggio chiave per il futuro della vendita dei biglietti online per le attrazioni e i tour. Da pochi giorni, infatti, Google ha implementato nella versione mobile una funzione di biglietti per le attrazioni locali di tutto il mondo che “scavalca” le Ota e gli operatori come Viator e GetYourGuide nella vendita dei biglietti per i tour e le attrazioni in tutto il mondo.

La notizia, rilanciata dal portale nordamericano Skift, prevede un piccolo cambiamento nella formula delle prenotazioni online tramite Google che potrebbe a breve cambiare il panorama dell’ecommerce turistico. Negli ultimi mesi Big G aveva eliminato gradualmente la funzione “Reserve with Google” appoggiandosi invece ai redirect link dei grandi portali o agenzie di viaggi online come GetYourGuide e Tripadvisor/Viator. Una scelta che ha spostato il focus dal booking diretto alla comparazione dei siti di prenotazione.

Ora, però, a partire dal mercato Usa e con la imminente estensione al globo intero, Google ha introdotto il link diretto “In person”, un collegamento che spinge alla disintermediazione perché porta l’utente direttamente sul sito ufficiale del tour/museo/attrazione nella pagine di informazione su come e dove acquistare i biglietti.

Sempre Skift riporta l’esempio del “One World Observatory” di New York. Il segnale importante, in questo caso, è che il link In Person sia posizionato in cima alla lista delle opzioni di acquisto dei biglietti. Uno scenario che apre alla possibilità per le Ota di dover pagare una somma a Big G per il miglior posizionamento sul motore di ricerca nella sezione “Acquista Biglietti” come già succede per Google Hotel (accedendo così a un’offerta che prevede un mix di link gratuiti e a pagamento per meglio offrire il proprio prodotto).

Al momento, infatti, i fornitori partner del colosso californiano per la sezione “Biglietti” non pagano nessuna quota per i link diretti agli acquisti dei ticket, ma in caso di vendita devolvono una commissione tra il 20 e il 30% a Google (spesso compresa perfino nel prezzo del. biglietto pagato dall’utente).

Con la nuova funzione In Person, invece, Google non elabora alcuna prenotazione (azione che avviene invece con le Ota) ma indirizza gli utenti al sito web ufficiale delle attrazioni o a un partner di terze parti come Klook, Tiqets o Headout. In conclusione, le Ota e gli operatori ne uscirebbero penalizzati, mentre i fornitori diretti (come per esempio in Italia la Galleria degli Uffizi, la Galleria Borghese, etc..) possono ricevere più traffico diretto da Google nella sezione più importante dei loro siti web, ovvero quella legata alla vendita dei. biglietti. Ancora una volta, quindi, Google invece che lanciarsi direttamente nel settore del travel preferisce forzare in maniera “soft” le regole per monetizzare il suo strapotere online attraverso la vendita alle Ota del “posizionamento”.

La funzione Acquista Biglietti si trova sia in Maps sia nel motore di ricerca diretto Google , ma al momento non è stata inclusa in Google Travel (piattaforma che accorpa hotel, case vacanza e voli); ma l’integrazione a questo punto potrebbe essere a un passo.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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