Oman, la nuova stagione della Royal Opera House di Muscat

16 Luglio 11:59 2019 Stampa questo articolo

Sarà la Carmen di Georges Bizet, l’11 settembre, a inaugurare la stagione 2019-2020 della Royal Opera House Muscat in Oman. Con uno straordinario allestimento commissionato appositamente dalla Rohm, l’opera vedrà la partecipazione dell’orchestra e del coro del Teatro Colón di Buenos Aires, diretto da Antonello Allemandi. Per la regia di Gianni Quaranta, con la partecipazione del tenore José Cura e del mezzosoprano Elena Maximova e una nuova coreografia realizzata dalla Compagnia di Antonio Gades.

Annoverato tra i dieci migliori e più bei teatri dell’opera al mondo, la Royal Opera House Muscat, è una combinazione di gusto e stile omanita e segno architettonico contemporaneo. Sintesi emblematica di tradizione e modernità, la stessa che contraddistingue il Paese. Acustica eccellente, caratteristiche tecniche all’avanguardia per funzionalità e tecnologie messe a disposizione delle più moderne produzioni, ne fanno una macchina teatrale perfetta. Un’istituzione che rappresenta il frutto di una visione fortemente illuminata del Sultano Qaboos bin Said Al Said.

«Mentre ci avviciniamo al 2020, un anno importante che segna la svolta del secondo decennio del ventunesimo secolo, la Royal Opera House Muscat presenta una stagione di assoluto riferimento con produzioni diversificate di altissima qualitá in ambito operistico e concertistico, con un totale di oltre cento alzate di sipario» ha dichiarato Umberto Fanni, sovrintendente e direttore artistico.

La variegata programmazione della Rohm vanta produzioni da Europa, America, Africa, Asia, Oman e tutto il Mondo Arabo. Include produzioni omanite ed arabe, così come coproduzioni con alcuni dei più grandi teatri d’opera del mondo.

In calendario per la prossima stagione anche La Storia di Kai e Gerda, la famosa opera romantica russa del compositore Sergey Banevich, interpretata dal Teatro Bolshoi di Mosca; una nuova produzione del Flauto Magico di Mozart, ambientato in Oman; una coproduzione con l’Opéra de Monte Carlo della Bohème di Giacomo Puccini messa in scena da Jean-Luis Grinda con Stefano Finzi che dirige l’orchestra e il coro dell’Opéra di Monte Carlo e l’Anna Bolena di Gaetano Donizetti con costumi d’epoca mozzafiato, coprodotta dalla Rohm con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège, l’Opéra Lausanne e Abao Olbe Bilbao. Per la regia di Stefano Mazzonis di Parafrera e il direttore d’orchestra Giampaolo Bisanti.

Inoltre, tante opere per le famiglie, balletti che fondono tradizioni culturali cinesi e occidentali, orchestre note a livello mondiale, direttori d’orchestra, musicisti solisti e cantanti di eccezionale levatura.

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