Non solo Praga: la Repubblica Ceca punta su cicloturismo e tour insoliti

Non solo Praga: la Repubblica Ceca punta su cicloturismo e tour insoliti
20 Febbraio 12:08 2020 Stampa questo articolo

Squadra che vince, non si cambia. La Repubblica Ceca festeggia il successo di una strategia verso il mercato italiano che ha portato negli ultimi dodici mesi non solo a superare quota 409mila arrivi, (circa il 4% del totale degli arrivi nel Paese), ma soprattutto a confermare le cifre relative ai pernottamenti (1.092.997) e alla permanenza media (3,6 giorni), e per il 2020 prosegue sulla strada di sempre.

«Differenziare sempre più l’offerta, senza rinunciare a potenziare i classici punti di forza che vengono anzi proposti sotto luci nuove», sono le intenzioni di Luboš Rosenberg, direttore di Czech Tourism Italia, che aggiunge: «Reputo l’anno scorso il più importante da quando sono qua, siamo riusciti a proporre Praga in maniera nuova, abbiamo consolidato prodotti come la vacanza attiva e il cicloturismo, e proposto il nostro patrimonio culturale e storico a target diversi».

Il motivo è presto detto: «La percezione della Repubblica Ceca è cambiata da quando sono arrivato nel 2007, quando le parole chiave erano solo Praga, Paese dell’est, Mercatini di Natale e Capodanno». Tanto più che il milione di pernottamenti raggiunto nel 2019 non comprende i dati provenienti da piattaforme come Airbnb, una forma di ospitalità sempre più utilizzata dai nostri connazionali, soprattutto a Praga. «Ma siamo contenti di constatare che ormai gli italiani viaggiano anche in altre aree del Paese, in regioni come la Boemia meridionale e la Moravia meridionale con Brno, che si è avvantaggiata della presenza di voli diretti».

Per il 2020, quindi, spazio al turismo storico-culturale e alla Cechia di sempre, con un occhio di riguardo a famiglie e al turismo 2.0. Per quanto riguarda Praga, se ormai il centro storico si vende da sé l’ente propone una Praga diversa, quella delle periferie creative in grado di offrire tutto ciò che per i millennial e la generazione Z c’è da scoprire in termini di creatività, dagli spazi di coworking ai caffè particolari, alle gallerie d’arte con i quartieri urban e i distretti artistici, come il Distric 7, o il lungofiume che dopo la distruzione portata dall’alluvione del 2002 sono rinati con una catena di frequentatissimi bar, ristoranti e bistrò.

Per quanto riguarda la vacanza attiva, anche nel 2020 le due ruote restano protagoniste grazie ai 40mila km di ciclovie, presenti anche nei Paesi più sperduti, oltre a bike-park, tracciati per downhill, alberghi “amici”, officine attrezzate, centri noleggio, agenzie per tour guidati, ciclobus e treni e battelli su cui è possibile viaggiare con la bici al seguito. Il tutto con la prospettiva – a cui si sta lavorando intensamente – di portare in Repubblica Ceca le prime quattro tappe del Giro d’Italia 2022.

Altro target su cui puntare, il Mice che approfitta di un Paese riconosciuto tra i 10 più sicuri a livello mondiale, con Praga nella top ten Icca. «A giugno poi, una serie di operatori cechi e praghesi sarà a Milano per un incontro dedicato proprio a questo tipo di mercato», anticipa Rosenberg.

«Anche nel 2020 il nostro Ente è costantemente a disposizione degli operatori interessati alla destinazione – precisa Lara Cereda, trade manager di Czech Tourism Italia – ed è aperto a nuove collaborazioni di comarketing, sullo stampo di quelle già intraprese felicemente negli anni con i principali tour operator italiani».

Quanto ai voli, quest’estate saranno riconfermati tutti quelli dell’anno scorso, con otto compagnie interessate, 115 voli e 19.200 disponibilità a settimana.

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