Nh Hotels, i piani di Minor per conquistare il 100%

28 Agosto 11:18 2018 Stampa questo articolo

Dopo mesi di trattative, settembre sarà il mese decisivo per conoscere il futuro di Nh Hotels, ovvero se il Gruppo sarà comprato nella sua totalità dalla tailandese Minor o no. Intanto però, la compagnia asiatica ha raggiunto il 44% delle azioni della catena spagnola e Dillip Rajakarier, direttore generale di Minor International, ha svelato i suoi obiettivi in un’intervista concessa al giornale Usa, Skift.

Prima di tutto il business: Rajakarier ha sottolineato come l’acquisto delle azioni della cinese Hna è già di per sé un investimento. «Saranno gli azionisti a decidere se vogliono venderci le quote restanti, altrimenti per noi va bene fermarci al 44% perché entrambe le formule sono accettabili e ci permettono di moltiplicare il valore e crescere nel mercato europeo e latinoamericano», ha commentato il manager tailandese.

Ma Rajakarier ha già una sua visione: le due compagnie in ogni caso, resteranno separate ed entrambe quotate in borsa: Minor in Thailandia e Nh in Spagna. «Come azionisti di maggioranza aiuteremo Nh nel suo piano di espansione e nell’integrazione di alcuni brand e condivideremo sicuramente le risorse umane».

Approfondimento: Minor vuole il 100% di Nh Hotel Group

L’eventuale acquisto del 100% della catena spagnola, infatti, farebbe nascere uno dei più grandi poli dell’ospitalità al mondo con un potenziale di oltre 20 milioni di clienti all’anno: «Questo ci permetterà di portare più clienti cinesi in Europa e Sudamerica e di ricevere più visitatori europei nei nostri hotel in Asia», sottolinea il manager.

Minor, infatti, conta circa 12 milioni di clienti, 160 hotel in Asia, 2100 ristoranti, 300 negozi e 60 spa in 40 Paesi.
Nh Hotel Group, invece, possiede 378 hotel in 30 Paesi (soprattutto Europa e America Latina) per un totale di circa 8 milioni di clienti.

Anche sul modello di business, infine, Rajakarier ha le idee molto chiare: viva il mattone e viva la proprietà, al bando le formule ibride o la mera gestione degli hotel e nessuna paura di Airbnb. «La commercializzazione di case private – conclude il manager – non ci interessa, per ora».

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