Natale d’oro per l’incoming: tutto esaurito per città d’arte e montagna

21 Novembre 11:42 2018 Stampa questo articolo

Natale coi fiocchi per l’incoming italiano. Dai primi dati forniti dall’Enit, infatti, il settore ricettivo per il prossimo dicembre si sta avviando verso il tutto esaurito almeno nelle destinazioni di punta dell’Italia in versione invernale: dalle più importanti località montane come Cortina, Madonna di Campiglio, Courmayeur, Cogne, Selva di Valgardena col 95% di prenotazioni già confermate, alle città d’arte classiche come Venezia, Firenze, Roma.

I dati sono stati diffusi dal direttore marketing di Enit, Maria Elena Rossi, nel corso del forum “Big data nel turismo” presso la sala Italia dell’Agenzia. Nello specifico, gli arrivi negli aeroporti italiani per il periodo compreso fra il 18 e il 31 dicembre sono in crescita dell’1,2% (123.847 passeggeri esclusi i voli charter) con una stima conclusiva, per le sole vacanze natalizie, di 183.806 sbarchi, con un saldo positivo del 2,3% sul 2017.

Eclatante il dato del mercato Usa che registra un incremento degli arrivi attesi  in Italia (+25%) dagli scali di partenza di Los Angeles, San Francisco, Boston, Dallas, Detroit, Miami e in misura minore di New York e Atlanta. Calano invece, sempre come città di origine dei turisti, gli hub europei di Parigi, Londra, Francoforte, Barcellona e San Pietroburgo, sebbene Mosca sia tornata a far segnare un valore positivo.

A beneficiare maggiormente di questo aumento di flussi natalizi dall’estero ci sono le città di Roma (+3,4%), Milano (+2,2%) e Napoli (+9,6%) mentre per  Bari, Palermo, Torino e Bologna è previsto un lieve calo. Da segnalare, infine, l’aumento della durata media dei soggiorni (quelli da 6 a 8 notti crescono per esempio del 7,9%, quelli da 9 a 13 del 9%, quelli da 14 a 21 del 7,5%), la dimensione dei gruppi (basti pensare che quelli composti da 5 persone sono cresciuti del 12,9% e quelli da 4 dell’11,5%), i viaggiatori per puro divertimento (+5%) e quelli di lusso (+7,8% quelli che arrivano viaggiando in prima classe, +10,7% quelli in Premium Economy).

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Andrea Lovelock
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