Nasce Turismo Destinazione Futuro, la task force per rispondere alla crisi

Nasce Turismo Destinazione Futuro, la task force per rispondere alla crisi
17 Luglio 11:08 2020 Stampa questo articolo

È stato presentato a Venezia, dalla terrazza dell’Hilton Hotel Molino Stucky, un nuovo gruppo di lavoro chiamato Turismo Destinazione Futuro – con l’acronimo Tdf – con l’obiettivo di ridare idee e giusta rotta a un turismo oggi con il fiato corto in un anno che sarà globalmente molto negativo, seppure non in tutti i segmenti. 

L’idea è nata per creare un team o una task force attrezzata e competente sui vari fronti dell’industria dell’ospitalità che sia in grado di intervenire dopo il Covid-19, quando l’albergatore o il gestore di comprensori turistici e destinazioni turistiche complesse si troverà in difficoltà o sentirà il bisogno di uno scatto in avanti, di un salto di qualità, di dare una risposta alle nuove problematiche del mercato e alle modificate esigenze della domanda turistica. 

Il team di professionisti che si è unito sotto il marchio della bussola, ritiene che l’area di consulenze sia soprattutto quella alberghiera, del sistema ricettivo ma anche del turismo locale, sia esso culturale o leasure, di nicchia o congressuale, enogastronomico o per quei molti comprensori ancora da valorizzare, considerati a torto minori, quindi troppo spesso abbandonati a sé stessi, poco promossi o supportati dalle strategie delle Regioni o di altri Enti locali. 

«Ci vorrà molto di più, più competenze e più expertise, avendo ben chiaro un dato di fatto incontrovertibile: la gran parte del patrimonio immobiliare alberghiero italiano è datato – afferma Giulio Biasion, ideatore del team – Negli ultimi 30 anni gli investimenti sono stati pochi e la crisi strutturale del settore ricettivo nazionale è rimasta irrisolta. Con questo modello di lavoro nuovo e differente cercheremo di dare risposte, soluzioni, consigli e suggerimenti agli operatori del settore». 

Il team è composto da otto professionisti: Antonello Dè Medici, general manager dell’Hilton Molino Stucky, Stefano Bonini, senior partner di Trademark Italia, Massimo Mussapi, designer e architetto, Paolo Corvo, direttore Laboratorio sociologia Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Sante Achille, consulente per l’Innovazione Digitale e comunicazione Web, Ilario Ierace, esperto di formazione, Costantino Cipolla, che segue l’alta ristorazione, Giulio Biasion, ideatore e coordinatore di Tdf, editore di testate turistiche. 

IL MODELLO PROPOSTO:

1.Parte dall’esigenza di dare contenuti nuovi e pratici a tutto il settore turistico e al mondo dell’ospitalità che, se vuole restare sul mercato dovrà essere in grado di offrire.

2.Il modello operativo e i suoi contenuti si arricchiscono del concetto di “rete” e di relazioni utili a livello locale, nazionale ed internazionale con altri partners per innovare le strutture o anche solo settori specifici delle stesse… ma anche interi territori e destinazioni.

3.Ogni business model sarà flessibile e costruito su misura per le diverse e specifiche esigenze dei clienti.

In sintesi Tdf intende puntare sulla “interdisciplinarietà” dei vari ruoli necessari ad innovare un hotel o un’area turistica e sulla “concretezza” fondamentale per ottenere risultati. 

Il mondo dell’ospitalità si prepara a ripensare il futuro ma anche a proporsi in modo più attuale e innovativo ai vecchi e nuovi mercati che torneranno qui per scoprire un’Italia non abbattuta bensì desiderosa di riprendere il ruolo che in molti campi le compete, soprattutto nell’arte e cultura, nella moda, nell’accoglienza alberghiera e ristorativa dei turisti.

Per fare questo la chiusura forzata di molti alberghi può essere la molla di un deciso cambio di rotta. Il post Covid- 19 dovrebbe essere l’occasione – unica ed irripetibile – per una nuova strategia dell’hospitality nel nostro Paese: si deve pensare ad una ricostruzione dopo il crollo del mercato e la crisi che ne è derivata; bisogna approfittare subito di questi mesi grigi per affrontare il mercato con nuove idee, nuove soluzioni, dall’aspetto della sicurezza a quello dell’interior design negli alberghi, dal servizio alle nuove opportunità quali il digitale per essere più attrattivi di prima.

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Antonella Caporaso
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