Nasce il Museo Navigante: la Calabria tra i protagonisti

09 Gennaio 06:00 2018 Stampa questo articolo

Si chiama Museo Navigante la nuova iniziativa promossa dal Mu.Ma – Galata di Genova, dal Museo della Marineria di Cesenatico e dall’Associazione La Nave di Carta della Spezia e dall’Ammm – Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo, che ha riunito musei pubblici e privati per valorizzare il patrimonio culturale marittimo italiano: tra questi, anche il Polo Museale della Calabria guidato da Angela Acordon, che ha partecipato con il Museo Archeologico dell’antica Kaulon di Monasterace (Reggio Calabria), diretto da Rossella Agostino, e il Museo Archeologico Nazionale di Capo Collona (Crotone), diretto da Gregorio Aversa.

Il percorso espositivo del Museo Archeologico dell’antica Kaulon illustra la storia della colonia magno-greca di Kaulonia dall’età della sua fondazione fino a quella ellenistico-romana, e ospita anche reperti subacquei. Tra le collezioni più importanti ci sono rocchi di colonne in marmo lavorate e rinvenute nelle acque antistanti il sito dell’antica città di Kaulonia, il tetto tempio del Colle della Passoliera di età greca caratterizzato da una ricca policromia, la collezione numismatica e fra i pezzi più significativi spiccano manufatti bronzei tra cui specchi, elementi di armature e una iscrizione votiva in lingua achea dall’area del tempio dorico.

Poi c’è il Museo Archeologico Nazionale di Capo Collona, suddiviso in tre sezioni principali: la prima (Terra) riguarda i resti dell’insediamento sorto sul promontorio in età romana, la seconda (Sacro) al santuario di età greca sviluppatosi sullo stesso luogo e, infine, una terza (Mare) destinata a illustrare le problematiche dell’archeologia subacquea. Fra i pezzi di maggior pregio ci sono i frammenti in marmo pario appartenenti alla decorazione del grande tempio di ordine dorico di cui, all’interno dell’attiguo Parco Archeologico, si conserva parte del basamento e una colonna in blocchi tufacei.

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