Mitt, Badakh: «Gran ritorno dei russi dopo due anni di stop»

by Giorgio Maggi | 10 Novembre 2016 12:25

Il turismo outbound russo? Il peggio è passato. Parola di Maria Badakh, exhibition director di Mitt, la più grande fiera dell’industria del travel della Russia che si tiene ogni anno all’Expocentre Fairgrounds della città moscovita (l’appuntamento 2017 è dal 14 al 16 marzo). «Dopo due anni di flessione, i flussi outbound sono di nuovo tornati a crescere», dice la manager della fiera che vede ogni anno partecipare oltre 1.800 tra aziende ed enti del turismo in rappresentanza di più di 192 destinazioni. I motivi sono tanti, a cominciare dal rafforzamento del rublo nei confronti dell’euro, che da inizio anno ha perso oltre il 10%. Per non parlare dell’allentarsi delle tensioni geopolitiche tra la Federazione e alcuni Paesi tradizionalmente meta dei russi in vacanza, Turchia in primis.

«L’estate appena trascorsa – informa Badakh – è stata un successo per alcune destinazioni del Mediterraneo, come Grecia, Italia, Spagna, Bulgaria, Montenegro e Israele. Cipro, solo per fare un esempio, ha registrato nel solo mese di settembre il 52% in più di arrivi dalla Russia rispetto al 2015. Il trend positivo è continuato poi con la riapertura, avvenuta ad agosto, dei voli charter con la Turchia». E proprio quello del Paese a cavallo tra europa e Asia sarà il ritorno più gradito tra i padiglioni della fiera. «Il ministro del Turismo turco ha confermato la propria partecipazione alla manifestazione, dopo l’assenza dello scorso anno», fa sapere la manager. «Per noi si tratta di una grande notizia, in grado di attirare molti agenti di viaggi, visto che quel Paese rappresenta una delle destianzioni top per il mercato russo», aggiunge. Buone notizie arrivano anche sul fronte degli enti del turismo del resto del mondo, che per la maggior parte hanno già dato la loro adesione. «Un’altra novità riguarda il cambiamento del format, con l’apertura della fiera solo ai visitatori del trade e la durata, che sarà di tre giorni», dice ancora Badakh.
Maria Badakh
Riguardo al mercato italiano, sempre presente tra gli stand moscoviti anche negli anni più difficili, il 2017 non vedrà nessun cambiamento di rotta, complice il buon andamento delle prenotazioni invernali (+ 25% per le vacanze sulla neve, secondo Ilya Itkin, general manager di Pac Group). Ma a credere nella Russia continuano ad essere anche gli espositori più isituzionali. «Per molti operatori la Federazione resta un mercato molto promettente – fanno sapere dalla sede Enit di Mosca – e negli ultimi mesi le regioni italiane sono state protagoniste di presentazioni, workshop e altri eventi rivolti ai loro partner russi. Per non lasciarci sfuggire un prezioso momento di collaborazione e di crescita, ci sembra doveroso continuare a essere presenti al Mitt, visto che la manifestazione si conferma come il forum principale in Russia per il settore, punto di riferimento per la maggior parte degli operatori italiani». Stesso discorso per Confindustria Alberghi, che per il secondo anno consecutivo non mancherà. «Nei mesi successivi alla fiera 2016, è stato registrato un notevole aumento degli accessi dalla Russia al nostro sito. Proprio per questo bisogna continuare a essere presenti per intercettare e incrementari i flussi di turisti, adattando l’offerta alle nuove condizioni di mercato e creando servizi mirati», si legge in una nota dell’associazione. A pensarla così è anche Isabella Amaduzzi, marketing manager presso la direzione Turismo dell’Emilia Romagna: «Abbiamo notato il ritorno di agenzie di viaggi e tour operator, ottimisti riguardo alla stagione. I partecipanti hanno registrato un leggero aumento delle prenotazioni, segno di un ritorno del turismo dalla Russia».

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