Mini lockdown e mascherine: le mosse in Europa
La nuova variante Omicron e l’aumento dei contagi stanno portando diversi Paesi europei ad annunciare nuove restrizioni. Non cambiano soltanto le regole d’ingresso, ma anche le misure interne, con una serie di precauzioni previste per le prossime settimane.
Come in Olanda, dove il premier Mark Rutte da domenica 28 novembre e fino al 19 dicembre ha disposto la chiusura di tutti i locali e degli eventi dalle 17 alle 5 del mattino (supermercati, farmacie e tutti i negozi di beni essenziali resteranno aperti fino alle 20). In questa fascia oraria non sarà più consentito anche praticare sport amatoriali. Dai 18 anni in su sarà obbligatoria la distanza di 1,5 metri tra le persone. La situazione sarà oggetto di nuova valutazione il 14 dicembre.
L’Austria, come abbiamo scritto, è già in lockdown fino al 12 dicembre, con l’obiettivo di salvare il Natale.
Il Regno Unito introduce intanto misure precauzionali come l’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici e nei negozi. Per chi va a cena con amici, al cinema, a teatro, a un concerto o una mostra, il governo britannico consiglia di effettuare prima un test rapido. Chi entra in contatto con un caso positivo dovrà isolarsi per dieci giorni anche se ha completato il ciclo vaccinale. Il premier Boris Johnson ha rinnovato l’invito alla popolazione a vaccinarsi.
Intanto la Francia ha annunciato il ripristino dell’obbligo di mascherina in tutti i luoghi pubblici e all’esterno in zone di grande affluenza.
E anche il Portogallo, Paese tra i più vaccinati al mondo, corre ai riparti ripristinando dal 1° dicembre l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi. Inoltre, per entrare in ristoranti, cinema e hotel, servirà il certificato digitale che dimostri l’avvenuta vaccinazione o la guarigione dal Covid-19. Prevista poi una settimana di restrizioni severe dopo le vacanze di fine anno.
