Milleproroghe, hotel in pressing: “Decontribuzione costo del lavoro”

Milleproroghe, hotel in pressing: “Decontribuzione costo del lavoro”
08 Febbraio 13:03 2022 Stampa questo articolo

Unanime il coro degli albergatori che hanno chiesto – attraverso appositi emendamenti al Milleproroghe – la decontribuzione del costo del lavoro per tutti gli impiegati del settore alberghiero, perché solo mantenendo i costi sotto controllo sarà possibile per molti la riapertura delle strutture e per altri il prosieguo della stagione 2022.

«Dopo l’introduzione della decontribuzione nel primo trimestre, ora è necessario che venga estesa a tutti i lavoratori almeno fino alla fine dell’anno – ha spiegato Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi – Rispetto a quanto previsto dal dl Sostegni ter, è necessario un intervento di più ampio respiro ovvero un esonero contributivo che tenga conto, non solo delle nuove assunzioni con contratto a termine o stagionale, ma che riguardi anche i lavoratori in forza alle aziende, richiamati dagli ammortizzatori sociali».

Si tratta di uno sforzo molto consistente per il governo in quanto toccherebbe quasi 360mila addetti, ma è visto dalla categoria come un “salvagente” essenziale, che potrebbe evitare il default di migliaia di strutture ancora chiuse o parzialmente operative.

«Sappiamo bene tutti che la ripresa sarà necessariamente lenta e discontinua, ed è difficile che ci siano le condizioni per richiamare da subito l’intero organico in servizio e rinunciare allo strumento della cassa – evidenzia la presidente – Diventa indispensabile poter utilizzare i due strumenti, cassa e decontribuzione, contemporaneamente per accompagnare imprese e lavoratori in attesa che la ripresa si consolidi».

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