Milano, nella stazione Gerusalemme Metro5 l’ambulatorio per vaccinazioni antinfluenzali pediatriche

Milano, nella stazione Gerusalemme Metro5 l’ambulatorio per vaccinazioni antinfluenzali pediatriche
13 Novembre 07:00 2020 Stampa questo articolo

Apre lunedì 16 novembre, a Milano, all’interno della fermata di Gerusalemme M5, l’ambulatorio per le vaccinazioni antinfluenzali per bambini, gestito da Fondazione per l’Ospedale dei Bambini Buzzi Onlus.

Gli spazi sono stati concessi in comodato d’uso gratuito da Metro5 (Alstom Ferroviaria S.p.A., Astaldi S.p.A., Atm S.p.A., Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., Hitachi Rail S.p.A. E Hitachi Rail Stss p.A.). La gestione di tutte le attività è affidata alla Fondazione Buzzi.

L’area per accedere all’ambulatorio sarà delimitata e l’accesso sarà consentito solo a un massimo di 2 bambini con accompagnatore ogni 10 minuti nel rispetto delle norme di distanziamento sociale. Un’apposita segnaletica a terra verrà allestita all’interno e nelle adiacenze dell’ambulatorio per garantire il distanziamento durante l’attesa e separare i flussi in entrata e in uscita dei passeggeri della metropolitana. Pannelli informativi sull’iniziativa e dispenser di gel igienizzante verranno installati in prossimità dello spazio ambulatoriale.

Una partnership unica nel suo genere grazie all’alleanza tra Fondazione per l’Ospedale dei Bambini Buzzi Onlus e Metro 5, con la collaborazione di Atm, la disponibilità dell’Asst Fatebenefratelli Sacco e l’Ospedale V. Buzzi di Milano.

«In questo periodo di emergenza legato alla pandemia di Covid-19, che coinvolge trasversalmente molti settori economici, Metro 5 vuole essere vicina alla città di  Milano mettendo a disposizione uno spazio commerciale nella fermata di Gerusalemme, ora adibito ad ambulatorio per le vaccinazioni antinfluenzali per bambini – ha dichiarato Serafino Lo Piano, amministratore delegato di Metro 5 –Questa iniziativa è l’esempio di un approccio integrato tra diverse realtà del territorio che fa sistema; si utilizzano spazi commerciali per supportare gli ospedali in sofferenza, rivisitando i modelli di business. Questo è il momento per le aziende di lavorare in una prospettiva più ampia rispetto a quella della massimizzazione dei ricavi e di cogliere nuove opportunità per produrre valore, mettendo le persone al centro».

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