Messico, la carica dei 20mila per il Tianguis Turístico

23 Aprile 12:17 2019 Stampa questo articolo

Dal 7 al 10 aprile Acapulco ha ospitato la 44ª edizione del Tianguis Turístico, la più grande fiera del turismo messicana con la partecipazione di circa 20mila persone. Più di mille buyer provenienti da 43 Paesi, tra cui l’Italia, hanno avuto la possibilità di incontrare i 600 espositori dei 32 Stati federali negli oltre 22.500 metri quadrati del Mundo Imperial Convention Center.

Nel discorso inaugurale, il nuovo presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, ha annunciato agli operatori e alla stampa nazionale e internazionale investimenti per due miliardi di pesos messicani ribadendo l’importanza di un equilibrato sviluppo del turismo regionale, strategico per consolidare le destinazioni classiche ma anche per sostenere le diverse alternative in base alle attrazioni e agli interessi di tutti gli Stati del Paese.

Il Presidente della Repubblica ha riaffermato il suo impegno a verificare che lo sviluppo urbano delle zone turistiche non avvenga a scapito delle periferie più emarginate. Posti di lavoro, infrastrutture, servizi e soprattutto sicurezza i punti salienti del discorso: «Bisogna portare sviluppo sociale e garantire la sicurezza pubblica ad oggi troppo trascurata». La sua proposta, peraltro già ben visibile per le strade di Acapulco, è l’utilizzo effettivo di esercito e marina, in coordinamento con la polizia locale, statale e federale.

Da parte sua, il segretario federale del turismo del Messico, Miguel Torruco Marqués, ha annunciato per quest’anno 43,3 milioni di presenze con un aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente, per una spesa prevista di oltre 23 miliardi di dollari, più del 10,6% rispetto al 2018. 

Torruco ha illustrato alcuni tra i progetti più rilevanti nel settore, da un impressionante programma di sviluppo immobiliare fino al più grande traghetto dell’America Latina che navigherà nelle acque del Mar di Cortez. Una flotta di cinque navi da crociera di lusso con bandiera messicana, la prima delle quali salperà già il prossimo autunno, solcherà le onde del Mar dei Caraibi, mentre il contestato Treno Maya attraverserà la penisola dello Yucatan per collegare tra loro alcune tra le località archeologiche più amate dal turismo internazionale: 1.500 chilometri di rotaie da Cancún nello stato di Quintana Roo, fino a Palenque in Chiapas per un investimento pari a 100 miliardi di pesos. Senza dubbio una conferma dell’attenzione che il governo intende dare alle infrastrutture ma che, denunciano le associazioni ambientalistiche, rischia di distruggere alcune delle aree verdi più belle e importanti del Paese.

Molti gli eventi e le conferenze che hanno arricchito il Tianguis su temi di importanza nazionale e internazionale. Tra i temi più caldi la costruzione del muro voluto dal presidente americano Donald Trump, che potrebbe avere un impatto sul numero dei visitatori internazionali di cui gli Stati Uniti rappresentano il mercato più importante (oltre 10 milioni di presenze l’anno), seguito da Canada (2 milioni), Regno Unito (600mila) e altri tra cui Colombia, Argentina, Brasile, Spagna, Francia e Germania.

Miguel Torruco Marques ha più volte ribadito l’importanza di programmi di diversificazione con riferimento ai mercati di provenienza per concentrarsi su quei Paesi i cui viaggiatori presentano una più alta spesa pro capite con il supporto delle ambasciate e dei consolati messicani: «Presto, nella nostra piattaforma Visit México, pubblicizzeremo le strategie nell’uso dei nuovi strumenti tecnologici che consentiranno di moltiplicare la promozione delle destinazioni».

Un tipo di promozione che non ha tuttavia trovato il pieno consenso di alcuni operatori preoccupati dai tagli alla pubblicità a favore delle infrastrutture (vedi Treno Maya) e dalla chiusura del Consejo de Promoción Turística de México annunciato dallo stesso Torruco. 

L'Autore

Stanislao De Marsanich
Stanislao De Marsanich

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