Maxi sciopero low cost: l’Italia si ferma il 1° ottobre

Maxi sciopero low cost: l’Italia si ferma il 1° ottobre
20 Settembre 10:55 2022 Stampa questo articolo

Come preannunciato a fine agosto, arriva l’ennesimo maxi sciopero contro le compagnie aeree low cost in Italia. La data da segnare sul calendario è quella di sabato 1° ottobre con i sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti che hanno confermato lo sciopero di 24 ore dei piloti e gli assistenti di volo delle compagnie easyJet, Volotea, Ryanair e di 4 ore per Vueling (dalle 13 alle 17).

Si prefigura ancora una volta un autunno caldissimo per il trasporto aereo che – nonostante la forte ripresa post Covid – dovrà affrontare una serie di ostacoli tra carenza di personale, disservizi e scioperi.Il primo ottobre sarà la quarta giornata di sciopero, dopo le mobilitazioni dell’8, 25 giugno e 17 luglio.

IL CASO VUELING A FIUMICINO
La novità di questa nuova mobilitazione, invece, è lo sciopero dei piloti e assistenti di volo di Vueling, compagnia del gruppo Iag (che include anche British, Iberia e Aer Lingus). “Dopo un’estate in cui il personale navigante della compagnia, dimostrando grande impegno e professionalità, ha volato al limite delle ore consentite dalla normativa, i lavoratori della compagnia spagnola hanno appreso dell’apertura, da parte di Vueling, di una procedura che prevede 17 esuberi tra i circa 120 assistenti di volo assunti nella base di Roma Fiumicino”, come riportato dal nostro giornale qualche giorno fa.

“Chiediamo alla compagnia un confronto costruttivo e trasparente con le organizzazioni realmente rappresentative dei lavoratori della compagnia al fine di evitare licenziamenti e trovare soluzioni che tutelino i naviganti del gruppo basati in Italia. È inoltre necessario affrontare con urgenza – affermano infine le due organizzazioni sindacali – questioni non più differibili come il rispetto della normativa a tutela di maternità a paternità, ad esempio l’esonero del lavoro notturno per le madri con figli piccoli”, sottolineano le due sigle dei lavoratori.

Riguardo al caso specifico di Ryanair, per i sindacati “non è ancora stato aperto un confronto sulle reali problematiche che ormai da mesi affliggono il personale navigante Ryanair, Malta Air e CrewLink. I lavoratori italiani continuano a rivendicare contratti che garantiscano condizioni di lavoro dignitose e stipendi almeno in linea ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro Paese”.

RELAZIONI AI MINIMI TERMINI
Secondo la nota di Uiltrasporti, infatti, “la protesta continuerà finché non verrà dato ascolto alle importanti istanze dei lavoratori. L’atteggiamento aziendale in queste compagnie aeree lede costantemente i diritti. La pressione e la fatica operativa sono fuori controllo e hanno raggiunto livelli insostenibili. Le relazioni industriali sono ormai al minimo storico o in qualche caso addirittura assenti. Le retribuzioni sono insufficienti e nei casi più gravi ancora non rispettano i minimi retributivi previsti dalla legge”.

I sindacati chiedono l’apertura di un confronto “serio e responsabile, con queste compagnie, nel rispetto dei lavoratori che rappresentiamo. Auspichiamo sempre l’instaurazione di sane e corrette relazioni industriali che ci consentano di trovare soluzioni senza ricorrere allo strumento dello sciopero”, conclude la nota.

Nel caso di Wizz Air, infine, con la procedura di raffreddamento dei sindacati e la mediazione del ministero del Lavoro italiano che non è andata a buon fine, le sigle die lavoratori hanno scelto di non  coinvolgere i dipendenti del vettore in questo sciopero. “Siamo in attesa di capire se la società ha intenzione di avviare un percorso costruttivo per la risoluzione delle problematiche interne che coinvolgono le lavoratrici e i lavoratori, in caso contrario non escludiamo in futuro nuove iniziative di protesta anche in questa realtà”, hanno chiarito Filt Cgil e Uiltrasporti.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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