Matrimoni in Puglia, il protocollo della regione

Matrimoni in Puglia, il protocollo della regione
28 Maggio 07:00 2021 Stampa questo articolo

Riparte il wedding in Puglia il 15 giugno con il protocollo per ricevimenti di nozze e funzioni civili e religiose.

«Questo protocollo è importante per ripartire e salvaguardia del settore pugliese dei matrimoni, che è uno dei più importanti in Italia, forse il più importante – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – Le nostre aziende sono state capaci di darci molti suggerimenti, di collaborare e di suggerirci questo protocollo. Lo abbiamo proposto alle altre regioni e al tavolo nazionale e quindi il protocollo pugliese è la bozza sulla quale si sta lavorando e credo si chiuderà un accordo, perché il 15 giugno il decreto nazionale riapre alle celebrazioni, alle feste matrimoniali e simili. E quindi serviva un protocollo di dettaglio che indicasse agli operatori cosa fare».

Il presidente della Regione ricorda che adesso ci sono i vaccini ma bisogna stare in guardia in caso di sorprese «come una variante che non è sensibile al vaccino. È una fase nella quale la cautela e l’intelligenza di chi vuole fare economia non sta nel liberi tutti, perché un liberi tutti scriteriato rischierebbe di riportarci nuovamente indietro».

L’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco si dichiara «orgoglioso del risultato raggiunto. Il settore del wedding è un tema centrale, non solo come volano economico ma perché parte della nostra cultura. Il fatto che la Regione Puglia sia stata protagonista della definizione delle regole del protocollo è una cosa importante. Mi auguro che questi protocolli, nel progredire della campagna vaccinale, possano portare anche in questo campo a un ripristino della normalità, perché la normalità non è sposarsi con una mascherina, ballare per 15 minuti. Ma questo protocollo era fondamentale per ripartire il settore».

Per l’assessore alla Cultura Massimo Bray, «con la ripartenza al 15 giugno dell’attività per le sale ricevimenti, una categoria produttiva della filiera allargata del Turismo e della Cultura, le imprese pugliesi del settore potranno contare anche su un sostegno e una spinta alla ripartenza, grazie a un intervento molto atteso e appena approvato dalla Regione: le nuove misure “Custodiamo il Turismo in Puglia 2.0” e “Custodiamo la Cultura in Puglia 2.0” con le quali sarà possibile accedere a contributi a fondo perduto anche per le micro, piccole e medie imprese che operano nel settore dei ricevimenti per le feste di nozze e per tutte le altre funzioni civili e religiose. L’obiettivo è quello di accompagnare le pmi pugliesi, dai fotografi, agli allestitori, catering e wedding planner, in questo momento di  ripartenza economica, sostenendole con una sovvenzione diretta, calcolata in percentuale (dal 45% fino al 65%) sulle perdite di fatturato/corrispettivi registrate nel 2020-2021 (da settembre a gennaio) rispetto al corrispondente periodo 2019-2020. Siamo convinti che la Puglia tornerà a occupare quel posto di rilievo che aveva conquistato come una destinazione italiana scelta e ricercata per sposarsi in un luogo veramente unico, immaginando anche di fare del wedding pugliese un vero e proprio distretto produttivo».

Soddisfatto anche Michele Boccardi, presidente di Assoeventi Confindustria e coordinatore del comitato tecnico scientifico regionale del wedding: «Abbiamo scongiurato l’imposizione di un limite massimo e aprioristico di invitati per il comparto del wedding e delle cerimonie private. L’unico criterio che verrà seguito per stabilire i numeri è il distanziamento sociale di due metri fra i tavoli. Un’altra novità importante è che non ci sarà più bisogno della presenza di un Covid manager durante gli eventi privati. Finalmente il nostro settore può ripartire con certezza e con sicurezza e cercare di riprendersi da un anno nefasto, che ha visto un crollo dei ricavi del 90% rispetto all’anno precedente».

Enea Fanelli, Wedding Confcommercio Puglia, ha aggiunto: «La Puglia, terra vocata ai ricevimenti dei matrimoni nazionali e internazionali, settore diventato industria per dimensioni di fatturato, ha dimostrato di essere capofila nel proporre le migliori soluzioni per una pronta ripartenza. Sin da gennaio le maggiori confederazioni, Confcommercio e Assoeventi Confindustria, accompagnate da altre associazioni, si sono unite per lavorare a quella bozza di protocollo avallata dall’assessore Lopalco, portata alla conferenza stato/regioni e recepita dal Cts nazionale. Confcommercio Puglia ha sin dall’inizio creduto nell’importanza del green pass per la tanto auspicata data per la ripartenza. La voglia di festeggiare il “giorno più bello” negli ultimi 15 mesi è stato messo a dura prova tanto dalla pandemia quanto dall’incertezza determinata dall’assenza di regole precise d’ingaggio».

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