Marche, Cantiano diventa “La Piazza del Gusto” il 4 e 5 maggio

24 Aprile 13:17 2019 Stampa questo articolo

Tappa golosa per il Grand Tour delle Marche nel primo week end di maggio, con un’intera cittadina che propone un’esperienza dai sapori autentici. A Cantiano (Pu), il 4 e il 5 maggio è il momento de “La Piazza del Gusto“, un tributo alle unicità gastronomiche di questo territorio, con il pane di Chiaserna e l’amarena di Cantiano, insieme ad altre eccellenze.

Tra menù di territorio, passeggiate e mercatini, l’evento è una sintesi perfetta delle ricchezze che questa terra è in grado di offrire agli ospiti. Si tratta della seconda tappa del Grand Tour delle Marche 2019, promosso da Anci e Tipicità, con la project partnership di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.

Il pane di Chiaserna, prodotto con acqua di sorgente e lievito madre, utilizza anche grani antichi gustosi e funzionali a un’alimentazione equilibrata. Semplicità, tradizione nella panificazione e fermentazione in tutta calma, lo rendono leggero e fragrante anche nel tempo. Domenica 5 maggio è in programma anche l’inaugurazione di uno spazio espositivo dedicato al mulino a pietra, a completamento del progetto Filiera corta del Pane di Chiaserna.

L’amarena di Cantiano è un frutto rinomato a livello internazionale. In questo territorio, il visciolo o amarena cresce spontaneamente. Agli albori del ‘900, due imprenditori iniziarono a commercializzare lo sciroppo di visciole, denominato appunto “Amarena di Cantiano”, che ebbe grande successo in tutta Italia.

Con la Piazza del Gusto ci sarà la possibilità di assaggiare anche il tartufo estivo, la birra agricola del Catria, la tradizionale polenta alla carbonara, insieme ai salumi e alle carni bovine ed equine da allevamenti allo stato brado.

Protetto dal monte Catria, nel territorio a cavallo tra Marche e Umbria che fu dominio dei Montefeltro duchi d’Urbino e attraversato in epoca romana dalla consolare Flaminia, Cantiano è un luogo dove molti approdano attratti dalla qualità della vita del borgo e dalle faggete che lo circondano. L’amministrazione comunale crede nel potere attrattivo del paese e ha lanciato la vendita delle case non utilizzate alla cifra simbolica di un euro, per stimolare il ripopolamento e dare nuova linfa all’economia locale. Sono arrivate subito più di trecento le richieste da tutto il mondo.

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