Lufthansa, gli aiuti non bastano: previsti 26mila esuberi

16 Giugno 12:12 2020 Stampa questo articolo

Per Lufthansa, il salvataggio di Stato da 9 miliardi di euro di aiuti non è bastato. All’orizzonte adesso, si preannuncia un piano di ristrutturazione che potrebbe portare al taglio di 26mila posti di lavoro su scala mondiale, il 19% del totale.

Dopo gli incontri dei giorni scorsi tra l’azienda e i sindacati, riferisce la sigla Ufo, il numero dei ridimensionamenti sarebbe salito rispetto a quanto previsto prima che venisse approvato il pacchetto di aiuti di Stato.

Inizialmente, infatti, si era parlato di 10mila esuberi, saliti adesso a più del doppio, di cui 22mila posti a tempo pieno. «Vedendo quali saranno le prospettive del nostro business nei prossimi tre anni, non ci sono i presupporti per continuare ad occupare un pilota su sette, e un membro del personale di bordo su sei, come pure numerosi dipendenti addetti ai servizi a terra della compagnia», ha detto senza mezzi termini Michael Niggemann, executive board member human resources and legal affairs di Lufthansa. Per questo motivo, ha aggiunto, «vogliamo arrivare a un accordo con le parti sociali che sia il più veloce possibile».

Per le conseguenze del coronavirus, si legge in una nota del vettore, la necessità di procedere a una ristrutturazione si applica a tutte le compagnie del Gruppo. “Germanwings, ad esempio, non riprenderà a volare, mentre Eurowings ridurrà il suo personale amministrativo del 30%. Austrian Airlines ha un surplus di personale di 1.100 posti di lavoro a causa del ridimensionamento della flotta, Brussels Airlines ridurrà la sua capacità di 1.000 unità e Lufthansa Cargo di 500″.

Gli esuberi, prosegue la nota, potranno essere parzialmente compensati da una serie di contratti a termine, o di riduzione dell’orario di lavoro. Tutti gli accordi dovranno essere conclusi entro il 22 giugno, dal momento che il 25 giugno, all’assemblea generale annuale dell’azienda in cui gli azionisti dovranno dare il via libera per un pacchetto di salvataggio statale, l’ad Carsten Spohr vuole presentare una strategia per ridurre i costi.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

Guarda altri articoli