Lufthansa, retromarcia su Eurowings

24 Giugno 13:09 2019 Stampa questo articolo

Ci saranno solo i voli a corto raggio nel futuro di Eurowings. Nel giorno in cui Carsten Spohr, ceo and chairman di Lufthansa Group, presenta ad azionisti ed investitori il presente e il futuro del Gruppo tedesco, la notizia più importante riguarda la low cost del colosso dei cieli teutonico. «Per ritornare alla profittabilità del vettore, taglieremo i costi del 15% entro il 2022, spostando il focus sui voli point-to-point all’interno del continente europeo, mentre i collegamenti a lungo raggio saranno operati direttamente da Lufthansa», ha detto il big boss.

«A regime, la flotta di Eurowings sarà composta solo da Airbus A320 (con un unico certificato di volo in Germania), mentre la parte commerciale del vettore sarà inglobata in quella del network», ha proseguito il manager, annunciando però che anche nel secondo trimestre i conti della compagnia volgeranno al cattivo tempo, dopo che soli pochi giorni fa era stato diramato un profit warning sull’andamento dei conti del 2019.

Ma le conseguenze di un primo trimestre con i conti caratterizzati dal segno meno per l’intero Gruppo colpiranno anche Brussels Airlines. Contrariamente a quanto era stato stabilito, il vettore belga non verrà più integrato in Eurowings, diventando di fatto una compagnia allineata alle altre che compongono la galassia Lufthansa, in attesa che nel terzo trimestre dell’anno venga presentato un vero proprio piano di rilancio.

«Viviamo in un’epoca di grande consolidamento nel trasporto aereo, ma nonostante questo il Gruppo Lufthansa è stato capace di far crescere il proprio Ebidta del 78% dal 2014, accrescendo la propria quota di mercato di 18 punti percentuali – ha detto durante il suo speech Carsten Spohr – Adesso puntiamo ad avere dei business-model integrati per le diverse compagnie», ha aggiunto il ceo sottolineando come le innovazioni che verranno introdotte sia nella parte commerciale che in quella della distribuzione porteranno a un aumento dei ricavi unitari del 3% entro il 2022».

Buone notizia arrivano anche per gli azionisti di Lufthansa Group, che riceveranno in futuro una periodica distribuzione dei dividendi, con percentuali che andranno dal 20 al 40% dei profitti netti del Gruppo.

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Giorgio Maggi
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