Lufthansa, pressing su Alitalia: «Piano con 3mila esuberi»

13 Febbraio 11:31 2019 Stampa questo articolo

Torna a farsi sentire la voce di Lufthansa nella vicenda Alitalia. «Bisogna fare presto. O dell’orgogliosa Alitalia non resterà più nulla», è l’invito neanche troppo velato che dalle colonne del quotidiano economico Handelsblatt ha fatto Harry Hohemeister, membro del cda del vettore tedesco. «Siamo interessati ad Alitalia, ma a un gruppo ristrutturato, che sia di successo a lungo termine. Credo che i dipendenti abbiamo bisogno finalmente di una prospettiva».

A distanza di qualche mese, dunque, le condizioni poste dalla compagnia di Francoforte non sono cambiate. Subito dunque il taglio di «3.000 posti di lavoro», che potrebbero poi aumentare nel corso del processo di ristrutturazione. «A quanto leggo sui giornali – ha proseguito Hohemeisteranche gli altri soggetti interessati parlano di cifre analoghe».

Insomma, «la decisione è ancora aperta, anche se le reazioni ai nostri colloqui più recenti hanno mostrato che proprio in Italia non c’è accordo». Da parte sua però, Lufthansa non starà a guardare. «Ad ogni modo, intensificheremo le nostre attività. Con Alitalia o senza, magari con Air Dolomiti. Al momento stiamo pensando di utilizzare anche l’A320 più grande».

Intanto, in attesa che entro fine marzo arrivi il piano industriale da parte di Fs, accanto alla pista tedesca continua a rimanere viva quella legata agli americani di Delta e un potenziale partner europeo. Tramontata, come sembra, l’ipotesi Air France-Klm, l’attenzione si è spostata su easyJet, che ha sempre dichiarato il  suo interesse per un’Alitalia ristrutturata. Al centro dell’interesse del vettore britannico ci sarebbero in particolare aerei e diritti relativi al traffico a breve e medio raggio (in prima fila, l’interessa è per gli slot di Alitalia a Linate), con Delta focalizzata invece sulle rotte di lungo raggio e transatlantiche.

In queste ore, infine, è previsto l’incontri al Mise tra il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio,  e l’amministratore delegato Fs, Gianfranco Battisti. Per le Ferrovie la condizione per poter andare avanti nell’operazione Alitalia è proprio l’ingresso nella newco di un partner internazionale con la prospettiva, per il gruppo ferroviario, di arrivare a detenere una quota di minoranza intorno al 25%.

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

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