L’Ue dichiara guerra alla plastica, il travel ha già iniziato

29 Ottobre 07:00 2018 Stampa questo articolo

È guerra alla plastica usa e getta. Il Parlamento europeo ha approvato il divieto al consumo di una serie di prodotti in plastica monouso, che oggi costituiscono il 70% dei rifiuti marini. Se la nuova normativa verrà approvata in via definitiva, a partire dal 2021 sarà vietata la vendita nell’Unione Europea di articoli in plastica monouso come cannucce, posate, piatti, bastoncini cotonati, bastoncini per palloncini, miscelatori per bevande. Gli eurodeputati hanno aggiunto all’elenco dei prodotti vietati proposto dalla Commissione anche sacchetti in plastica leggera, buste o imballaggi (articoli di plastica ossi-degradabili) e i contenitori per fast-food in polistirolo espanso.

Per il travel la battaglia è già iniziata. È di pochi giorni fa il lancio della campagna green PlasticLess Hotel di Best Western Italia che vuole ridurre progressivamente l’utilizzo di questi oggetti nei propri hotel. Così come Msc Crociere, che con il Plastics Reduction Programme, eliminerà, entro la fine di marzo 2019, un elevato numero di articoli, sia a bordo delle navi sia a terra, sostituendoli con soluzioni ecocompatibili. Costa Crociere Foundation lavora da oltre un anno al monitoraggio delle coste italiane, minacciate dall’inquinamento dei rifiuti plastici.

Gli esempi virtuosi – come i programmi di American Airlines, Norwegian Cruise, Royal Caribbean Cruises Ltd, Hilton – negli ultimi mesi sono stati tanti. Compagnie aeree o crocieristiche, catene alberghiere e tutto il settore del turismo si sta mobilitando all’insegna del maggiore rispetto dell’ambiente.

L’Eurocamera inoltre ha dichiarato guerra anche ai mozziconi di sigarette che contengono plastica, da ridurre del 50% entro il 2025 e dell’80% entro il 2030, con i produttori di tabacco che dovranno farsi carico dei costi di trattamento, raccolta e trasporto. Anche chi produce attrezzi da pesca che contengono plastica dovrà contribuire a riciclare almeno il 15% entro il 2025 e garantire che almeno il 50% di attrezzi da pesca contenenti plastica smarriti o abbandonati venga raccolto ogni anno.

I Paesi Ue dovranno anche ridurre il consumo di prodotti in plastica per cui non esistono al momento alternative, come le scatole monouso per hamburger e panini o i contenitori alimentari per frutta e verdura, dessert o gelati) del 25% entro il 2025. Per quanto riguarda le bottiglie per bevande, bisognerà raccoglierle separatamente e riciclarle al 90% entro il 2025.

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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