Low cost alla conquista del Medio Oriente

Low cost alla conquista del Medio Oriente
20 Febbraio 15:07 2020 Stampa questo articolo

Le compagnie low cost fanno volare il settore aviation in Medio Oriente. A dirlo è un’analisi pubblicata da Capa Centre for Aviation, che ha registrato come nel corso del 2019 la “seat capacity” dei vettori a basso costo sia aumentata in tutta l’area del 9.3%. E non è finita, perché gli stessi dati dicono che anche la quota di mercato dei posti “no frills” è cresciuta, dal 14.9% del 2018 al 16.5% del 2019.

Nel corso del 2020 poi, il trend continuerà, grazie all’affermazione di sempre più compagnie a basso costo, come ad esempio la sussidiaria di Saudia – flyadeal – che durante gli ultimi 12 mesi ha aumentato di quasi l’80% i posti disponibili a bordo dei suoi aeromobili.

«Collocato com’è a meno di otto ore di volo dai due terzi della popolazione mondiale, e situato tra le maggiori città europee, dell’East Africa, di India e Pakistan, il Medio Oriente è la base ideale per le compagnie low cost», ha detto Danielle Curtis, exhibition director Middle East di Arabian Travel Market, la fiera che si svolgerà a Dubai dal 19 al 22 aprile, e che vedrà la presenza di tutti i principali vettori a basso costo dell’area, tra cui anche flydubai e flynas.

A questo proposito, i prossimi mesi dovrebbero vedere il lancio ufficiale di altre compagnie low cost, come Air Arabia Abu Dhabi (frutto della partnership tra Air Arabia e Etihad Aviation Group), e quelle nate dagli accordi tra SpiceJet e il Ras Al Khaimah International Airport, e tra Wizz Air e Abu Dhabi Developmental Holding Company.

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