L’ora del fondo perduto per agenzie e t.o.

L’ora del fondo perduto per agenzie e t.o.
16 Settembre 09:00 2020 Stampa questo articolo

Boccata d’ossigeno in arrivo per agenti e operatori. Sono state ufficializzate le modalità e le scadenze per la presentazione delle domande del fondo perduto ad hoc (i primi 25 milioni di euro a cui faranno seguito i 265 del decreto Agosto, quest’ultimi accessibili sempre grazie alla prima domanda effettuata) contenuto nel decreto Rilancio – convertito nella legge 17 luglio 2020, n° 77 – e destinato al sostegno delle agenzie di viaggi e dei tour operator a seguito delle misure di contenimento da Covid-19.

ISTANZE, MODALITÀ E DATE UTILI. Il contributo, che come ribadisce il Mibact nell’avviso pubblico Ddg Turismo 15 settembre 2020, rep 35 è rivolto alle agenzie e ai t.o. che, al momento della presentazione dell’istanza, esercitano attività di impresa primaria o prevalente identificata dai codici Ateco 79.1, 79.11, 79.12 (dove però non rientrano diverse figure operanti nel settore), dovrà essere richiesto seguendo una procedura automatizzata, compilando il format disponibile nello sportello telematico appositamente predisposto, raggiungibile all’indirizzo https://sportelloincentivi.beniculturali.it accessibile a partire dal 21 settembre alle 10 per una durata di 15 giorni lavorativi, dunque fino al 9 ottobre prossimo, alle 17.

FRONT-END PER PROVE TECNICHE. In ogni caso, dal 18 settembre sarà disponibile il front-end, per cui l’utente potrà procedere a effettuare prove di autenticazione e di attribuzione delle deleghe.

Dalla data di apertura dello sportello telematico – spiega il ministero guidato da Dario Franceschini – sarà disponibile anche un servizio di assistenza per la compilazione delle istanze. Ci sarà sia la possibilità di farsi seguire a livello tecnico (tel. 06 64892120; email [email protected]), che procedurale (email [email protected]).

I REQUISITI. Come stabilito dalle disposizioni applicative contenute nel decreto ministeriale 12 agosto 2020, i soggetti di cui al comma 1 devono essere in possesso dei seguenti requisiti: iscrizione al Registro delle imprese con i codici Ateco sopracitati; essere impresa attiva e non avere procedure concorsuali in corso; avere sede legale in Italia; essere in regola con gli obblighi di protezione in caso d’insolvenza o fallimento; non essere destinatari di sanzioni interdittive; essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale, assicurativa; assenza di condizioni ostative alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni.

Nell’istanza per accedere al fondo, i soggetti interessati riportano, con autocertificazione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n° 445 del 2000, la differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del corrispondente periodo del 2019. E ancora, i ricavi riferiti al periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto; e l’importo del contributo a fondo perduto eventualmente percepito ai sensi dell’articolo 25 del decreto Rilancio.

LE CIFRE A DISPOSIZIONE. L’ammontare del contributo a valere sul fondo di cui all’articolo 182, comma 1, del decreto Rilancio (legge 17 luglio 2020, n° 77) è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del corrispondente periodo del 2019 come segue: “20% per i soggetti con ricavi non superiori a 400mila euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto; 15% per i soggetti con ricavi superiori a 400mila euro e fino a un 1 milione di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto; 10% per i soggetti con ricavi superiori a 1 milione di euro e fino a 50 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto; 5% per i soggetti con ricavi superiori a 50 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata adozione del presente decreto”.

Infine, quanto al fondo perduto “generale” per le imprese, questo «ha funzionato così bene che ha tirato più dello stanziamento, e quindi dovremo aggiungere alcune centinaia di milioni spostandoli da alcune misure che hanno tirato meno», ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione alla Camera sul Recovery Fund, spiegando che «mi accingo a utilizzare le norme con passaggio parlamentare per trasferire le risorse».

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Giulia Di Camillo
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