Oman, obiettivo 12 milioni di turisti in vent’anni

15 Novembre 12:56 2018 Stampa questo articolo

Scoprire l’Oman, partendo dai suoi villaggi nascosti, le oasi di acqua cristallina, le montagne verdi e le altissime dune di sabbia. Il Sultanato, grande quanto l’Italia e popolato da non più di 4 milioni di abitanti, sta vivendo un boom turistico senza precedenti ed è pronto a crescere ancora di più: «Per il 2040 puntiamo ai 12 milioni di visitatori, ma non chiediamo un turismo di massa. Una buona parte vogliamo siano omaniti che riscoprono il loro Paese», spiega Ahmed bin Nasser Al Mahrizi, ministro del Turismo del Sultanato dell’Oman, durante il roadshow paneuropeo che dopo Londra e Amsterdam ha toccato anche Roma e Milano.

«Lo scorso anno abbiamo registrato una crescita senza pari con il +13,1% di arrivi a livello internazionale e il +35.3% per il mercato italiano – aggiunge Massimo Tocchetti, rappresentante per l’Italia dell’Ufficio del turismo del Sultanato dell’Oman che, dati alla mano, illustra la crescita turistica del Paese – In particolare, gli arrivi dei nostri connazionali si sono quintuplicati, passando da 8.452 nel 2010 a 43.664 nel 2017. Il trend positivo internazionale prosegue e si amplifica nel 2018: nel primo semestre sono stati 837.821 i turisti internazionali, ossia il 27% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La percentuale di crescita sale al 100% per il mercato italiano ad oggi il terzo europeo dopo Germania e Uk, con 45.064 visitatori che hanno scelto l’Oman come meta. Questa tendenza è il risultato di una strategia a più livelli: l’attenzione finalizzata a promuovere la destinazione verso la clientela leisure individuale e i gruppi di profilo medio-alto mossi da interessi culturali».

Per crescere, però, l’Oman vuole differenziare e presentare anche le sue mete meno conosciute. «La nostra strategia di lungo termine si basa su un approccio a cluster, finalizzata a creare esperienze uniche in 14 aree differenti del Paese: dalla capitale Mascate alla penisola del Musandam, passando per il massiccio dell’Hajar, la via dell’incenso a Salalah nel Dhofar, la costa sull’Oceano Indiano, il deserto, la via dei Forti e i siti archeologici – illustra Salim Aday Al Mamari, direttore generale dell’Ufficio del turismo – Stiamo sviluppando modelli di business turistico che diano la possibilità di fare vacanze all’insegna del relax ma in contesti di rara bellezza; viaggi improntati su ultura, natura e avventura, in occasione di eventi e festival. Short break che siano unici e diversi dai classici tour».

NUOVI VOLI E VISTO PIÙ FACILE. La compagnia di bandiera Oman Air aumenterà dal 14 dicembre l’offerta di voli diretti da Milano per Muscat a 11 settimanali. Fra i vettori che consentono di raggiungere l’Oman dall’Italia, anche in combinazione con altre mete dell’area del Golfo ci sono Emirates che serve Muscat con tre voli giornalieri da Dubai; Etihad Airways, che vola due volte al giorno da Roma e una volta da Milano per raggiungere Muscat via Abu Dhabi; Qatar Airways assicura undici frequenze giornaliere tra Doha e Muscat, e due voli al giorno tra Doha e Salalah. Muscat è raggiungibile dall’Italia 7 giorni su 7 anche con Turkish Airlines. Quest’anno, inoltre, è stato appena inaugurato il nuovo aeroporto internazionale di Muscat, che punta a diventare uno dei 20 migliori scali del mondo entro il 2020 e, sempre da quest’anno, è possibile richiedere il visto turistico tramite la piattaforma online della Royal Oman Police.

AGENDA PIENA TRA MUSICA E SPORT. Per attrarre visitatori Il Sultanato ha in programma un ricco calendario di eventi: quelli della Royal Opera House Muscat, protagonista indiscussa della scena musicale e artistica del Golfo, che ha da poco aperto la stagione 2018-2019; la sesta edizione della Oman Desert Marathon che si svolge nell’ipnotico scenario del deserto di Sharqyiah Sands dal 16 al 24 novembre; mentre a gennaio 2019 tornerà la Al Mouj Muscat Marathon, conosciutissima dagli appassionati di running. Chi ama la mountain bike, invece, non può perdere la TransHajar MTB Race, quattro giorni su percorsi fuoristrada sul massiccio di Hajar, nel rispetto della natura.

L'Autore

Serena Martucci
Serena Martucci

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