L’occasione delle città d’arte per superare la crisi

15 Luglio 07:00 2020 Stampa questo articolo

Italia alla ribalta in questa stagione corta del 2020. E tra le eccellenze dell’offerta turistica figura in primo piano il turismo culturale, come evidenzia il direttore esecutivo dell’Agenzia Enit, Giovanni Bastianelli: «Mai come quest’anno l’estate italiana sarà un’esperienza unica, più autentica, più vicina allo stile di vita che rende irresistibile il nostro Paese. Con un patrimonio inestimabile e 55 siti Unesco, il nostro Paese è al primo posto mondiale per valore artistico culturale. Confidiamo in fenomeni compensativi a salvaguardia della stagione con gli italiani che si concederanno anche più di una vacanza, andando a colmare una parte delle assenze straniere».

Tra le priorità strategiche per una ripartenza senza intoppi, Bastianelli osserva che questo è il momento di sviluppare il trend del turismo outdoor e la riscoperta delle località meno conosciute. «Oltre a visitare la penisola come turisti, i viaggiatori stranieri vivono il nostro Paese anche come un’oasi di esperienze preziose e impareggiabili e amano andare alla scoperta di luoghi inesplorati, da soli e in piccoli gruppi. Normalmente il nostro incoming si divide in un 50% di turisti stranieri e 50% di visitatori italiani. Quest’anno ci si attende una maggiore incidenza del turismo domestico».

Ebbene, la crisi post Covid sarà un’occasione per affrontare il tema della sostenibilità e di un nuovo modo di proporre e vivere il turismo. La contingenza offre un’occasione a tutti gli operatori di alzare gli standard di qualità e operare quel rinnovamento e adeguamento che richiede il settore. Naturalmente l’Italia non può fare a meno dei flussi relativi alle grandi città d’arte che da sole hanno sempre accolto la maggioranza degli stranieri.

Un punto interrogativo nella ripartenza del turismo culturale è rappresentato dal sistema museale per via delle aperture a macchia di leopardo. Secondo gli strateghi dell’Enit, i principali musei italiani stanno ripartendo con nuove linee guida per le visite, ma tutto sommato si registrano segnali di graduale ripresa che lasciano ben sperare. Sul fronte promozionale, poi, l’Enit è sempre di più in linea, come spiega Bastianelli: «Stiamo lavorando a stretto contatto con Regioni e destinazioni turistiche per concordare tempi e modalità della ripartenza. Abbiamo intensificato il confronto con gli attori del sistema Italia all’estero, consapevoli che si tratta di una sfida che si vince insieme».

«Alcune città d’arte legate al turismo internazionale, come Venezia e Firenze, stanno attraversando un momento di maggior affanno, mentre città come Torino e Napoli recuperano con le presenze dei visitatori domestici. La nostra struttura snella ci ha consentito di mantenere un ponte aperto con il mondo durante il lockdown e di mantenere il posizionamento sull’ecosistema digitale, anche grazie alla valorizzazione delle esperienze virtuali, allo storytelling dei territori, delle istituzioni culturali e del mondo imprenditoriale». Ciò ha portato allo sviluppo dell’app Enit di virtual reality sulle esperienze in Italia. E anche sul fronte estero non tutto sembra perduto, dal momento che, come ha sottolineato Bastianelli, si registra una stabilizzazione nella diminuzione delle prenotazioni, soprattutto da grossi bacini come la Russia», conclude Bastianelli.

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Andrea Lovelock
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