L’Italia protagonista a Londra. Palmucci: «Ritorna l’incoming»

L’Italia protagonista a Londra. Palmucci: «Ritorna l’incoming»
04 Novembre 15:46 2021 Stampa questo articolo

Enit in grande spolvero al Wtm London 2021 – fiera che vede L’Agenzia di Viaggi MAgazine media partner ufficiale – per rilanciare l’Italia nei mercati esteri e nel prezioso bacino britannico. Oltre al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, al segretario generale Unwto, Zurab Pololikashvili, ed ai vertici dell’agenzia con il presidente Giorgio Palmucci, l’amministratore delegato Roberta Garibaldi e la direttrice marketing Maria Elena Rossi, che hanno presenziato all’apertura della fiera, nello spazio espositivo erano presenti i rappresentanti di tutte le regioni italiane col coinvolgimento di oltre 130 stakeholder. L’Italia con Enit ha dunque messo insieme gli operatori del settore e concentrato il dibattito sui trend turistici futuri

Un’attenzione particolare è stata rivolta nei confronti del mercato britannico:  i turisti dal Regno Unito, infatti, sono ai primi posti della classifica italiana e la loro spesa turistica – in tempi normali – si aggira intorno ai 3,8 miliardi di euro, con un aumento annuale costante che negli ultimi tempi si era attestato al +7%.

Le regioni su cui investono di più gli inglesi sono Lazio (655,3 milioni di euro), Lombardia (536 milioni di euro) e Campania (514 milioni di euro) che acquisiscono il 45% circa del totale della spesa. Gli alberghi e villaggi turistici percepiscono il 55,2% della spesa totale dei viaggiatori da Uk pari a 2,1 miliardi di euro (+1,1%). Seguono l’ospitalità di parenti e amici con 564,7 milioni di euro (+28,6%) e gli agriturismi e B&B con 473,4 milioni di euro (-2,6%).

E riguardo alla tipologia di vacanze predilette dai visitatori Uk, primeggiano quella culturale per cui si spende il 36,7% del totale della spesa, circa 1,4 miliardi di euro, la vacanza balneare con circa 600 milioni di euro (+3,7%), e quella sportiva che cresce del +27%, passando da 44 milioni di euro a 56 milioni di euro, l’incremento più elevato. Infine, riguardo alle modalità di soggiorno, gli inglesi preferiscono l’accoglienza in hotel, infatti con 10 milioni di presenze, gli alberghi ospitano il 73,5% del totale.

La ripartenza del nostro brand parte proprio da questi numeri significativi ed ovviamente dalle contrattazioni maturate al Wtm, come ha avuto modo di evidenziare Giorgio Palmucci:  «È un nuovo inizio che porta con sé valori rinnovati su cui puntare un revenge travel che segna il grand ritorno al viaggio dopo un anno di limitazioni e che vede i turisti più motivati che mai. Si torna a parlare di incoming e l’Italia è la seconda destinazione più cercata in Europa (12,2 milioni di voli ricercati) e la terza nel mondo».

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