L’hotel sopravvive senza le Olta?

26 Settembre 17:15 2016 Stampa questo articolo

Digital marketing, web design, distribution e booking engine, uniti in un puzzle destinato ad accogliere altri tasselli. Sono i servizi offerti da Bookassist, preziosa risorsa per gli albergatori ormai catapultati nell’universo 2.0. E sono già circa 1.500 gli hotel indipendenti e i gruppi che si affidano all’azienda, di cui alcuni anche in Medio Oriente e Stati Uniti, gestiti attraverso rivenditori. Con tre World Travel Awards in bacheca, Bookassist presidia il mercato da più di 16 anni. È nato in Irlanda e nel 2010 ha raggiunto l’Italia, merito di Alberto Recanatesi, head of marketing & online business manager, consapevole del presente e proiettato con decisione al futuro.

Perché un hotel deve scegliere Bookassist?

«Per gli alberghi internet è una grossa sorgente di fatturato, ricevuto in gran parte tramite le Olta, brave, ma molto care. Noi aiutiamo gli hotel a generare guadagno direttamente dal proprio sito ufficiale, con vantaggi economici e di gestione del cliente».

Tra i vostri partner Booking.com. Qual è il vostro rapporto con le Olta?
«Per alcuni aspetti di competizione, e quindi noi dobbiamo essere bravi a far sì che gli alberghi ricevano prenotazioni dal proprio sito. Per altri di collaborazione, infatti l’hotel, utilizzando il nostro channel manager, con un’unica interfaccia, aggiorna tutti i vari canali che utilizza. Ottimizziamo il lavoro. Inoltre, se un albergo ha una buona strategia, proprio grazie alle Olta, riesce ad avere una visibilità sul web che può sfruttare per farsi trovare, ottenendo magari anche una prenotazione diretta».

Qual è il vostro valore aggiunto rispetto ai competitor?

«Abbiamo concorrenti locali e internazionali. I primi, in Italia, hanno una presenza massiccia e sono quelli con cui mi ritrovo a confrontarmi di più. Hanno un approccio a canone fisso, quindi differente dal nostro. Noi all’hotel chiediamo una commissione sulle prenotazioni andate a buon fine. Le provvigioni che ricevo sono circa la metà della metà rispetto a quelle che si prendono i portali».

Qual è il tasso di conversione delle visite in prenotazioni?

«Più un albergo gode di un’ottima reputazione e più si lavora. Gli hotel meno competitivi, più anonimi, convertono più dal portale. La conversione media di Bookassist nel mercato italiano è del 2%, quindi ogni cento visite ricevute direttamente sul sito portano due prenotazioni. Nel Nord Europa si ottiene molto di più rispetto ai paesi mediterranei».

Alleanza strategica con Virtual Zoom e partnership con RateWise. Obiettivi?

«La prima permette di mantenere vivo il rapporto con la clientela dell’hotel. La seconda riguarda il revenue, con un algoritmo ad hoc per ogni struttura».

Avete rapporti con le agenzie di viaggi?

«Abbiamo sviluppato un sistema di booking con cui i nostri clienti possono offrire agli agenti di viaggi dei prezzi opachi, quindi migliori rispetto a quelli pubblici, senza avere problemi di parity rate con i vari portali. L’hotel può dare la password di accesso alle agenzie che, di fronte, troveranno tariffe vantaggiose e molto utili».

www.bookassist.org

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L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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