L’Europa chiude le frontiere esterne

17 Marzo 20:16 2020 Stampa questo articolo

Detto, fatto. L’Europa ha deciso di chiudere le frontiere esterne, almeno per 30 giorni. I leader dei Ventisette hanno detto sì alla proposta della Commissione europea di introdurre una restrizione temporanea per tutti i viaggi non essenziali verso l’Ue per arginare il dilagare del coronavirus. Ogni Stato attuerà la misura in modo coordinato, ha spiegato presidente del Consiglio europeo Charles Michel, al termine di una videoconferenza con i Capi di Stato e di governo dell’Ue.

La posizione era stata caldeggiata nelle scorse ore daòla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che già lunedì aveva anticipato: «Con i governi europei abbiamo deciso una restrizione temporanea dei viaggi non essenziali nell’Unione. Lo facciamo per non far ulteriormente diffondere il virus dentro e fuori il continente e per non avere potenziali ulteriori pazienti che pesano sul sistema sanitario Ue», ha detto la presidente.

Tale blocco, soggetto ad esenzioni per cittadini europei che tornano a casa, ma anche per personale sanitario e ricercatori, ha come obiettivo quello di “non appesantire ulteriormente i sistemi sanitari”, ha spiegato von der Leyen.

Con la chiusura dei confini esterni si cerca anche di salvare il Trattato di Schengen, ovvero di evitare che i singoli governi continuino a chiudere le frontiere interne all’Unione. «Il coronavirus è diffuso già in tutti i paesi quindi la chiusura dei confini tra i nostri paesi non è il modo migliore per bloccarlo», ha affermato il portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer.

Ma è chiaro che la chiusura  dei confini interni avrebbe devastanti conseguenze nello scenario economico. «La libera circolazione delle merci è cruciale per le forniture alimentari, di medicinali e di protezioni. Inoltre evita gravi interruzioni delle catene di approvvigionamento, il cui stop danneggerebbe ulteriormente l’economia», ha aggiunto il Presidente della commissione libertà civili, Juan Fernando López Aguilar.

Al momento sono otto i paesi che hanno notificato alla Ue di avere adottato una serie di misure restrittive alle proprie frontiere: Austria, Ungheria, Repubblica ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, Germania e Spagna.

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