Lettera-appello a Draghi dal turismo organizzato

Lettera-appello a Draghi dal turismo organizzato
22 Dicembre 07:00 2021 Stampa questo articolo

Una missiva indirizzata al premier e ai ministri competenti e la richiesta, come anticipato, di convocare un tavolo presso la presidenza del Consiglio. Punta su Palazzo Chigi, ora, il turismo organizzato. “Solo relativamente alle agenzie di viaggi e ai tour operator, in assenza di urgenti interventi economici e finanziari, si stimano chiusure pari a oltre il 50% delle imprese attive e la perdita di oltre 40.000 posti di lavoro”, scrivono Fto, Aidit, Astoi, Assoviaggi, Fiavet e Maavi nella lettera-appello congiunta inviata al presidente Mario Draghi e ai ministri Daniele Franco (Economia), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico), Andrea Orlando (Lavoro) e Massimo Garavaglia (Turismo).

Le sigle chiedono di convocare urgentemente “un tavolo di confronto interministeriale, da istituirsi presso la presidenza del Consiglio dei ministri per poter illustrare al meglio le proposte avanzate e individuare soluzioni idonee a scongiurare la chiusura di migliaia di aziende italiane e i conseguenti licenziamenti della stragrande maggioranza del personale in forza”.

La situazione di estrema difficoltà in cui versa il settore, dopo due anni di blocco pressoché totale, è ben fotografata da un dato: il turismo organizzato “nel 2019 generava un volume d’affari di circa 13,3 miliardi di euro, ha registrato nel 2020 una perdita pari a circa il 70% del fatturato, mentre si stima che la chiusura dell’anno in corso condurrà a una perdita di oltre l’80% del fatturato”, si legge nella lettera.

Il tavolo interministeriale è considerato dalle associazioni “indispensabile per individuare le apposite misure che consentano di superare questo nuovo blocco ai viaggi internazionali, in entrata e in uscita”, causato dalle ulteriori misure restrittive introdotte a seguito della nuova variante Omicron.

Le sigle del travel si aspettano che “il premier Draghi, che ha sempre messo il turismo tra le priorità del nostro Paese, non sia sordo a questo ultimo drammatico appello e valuti con la doverosa attenzione la situazione, attivandosi rapidamente per la concessione dei necessari aiuti economici e per la proroga della cassa in deroga, misure indispensabili per la stessa sopravvivenza delle imprese”.

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