Le Colline del Prosecco diventano patrimonio dell’umanità Unesco

08 Luglio 11:30 2019 Stampa questo articolo

Dopo l’assegnazione delle Olimpiadi invernali a Cortina (insieme a Milano) per il 2026, arriva un altra importante affermazione per la Regione Veneto. “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, infatti, sono state dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. Lo ha annunciato lo scorso fine settimana il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. “Grazie alla loro bellezza paesaggistica, culturale, agricola unica e al gran lavoro promozionale di squadra del sistema-Paese”, ha sottolineato il ministro su Twitter comunicando la decisione del Comitato di selezione riunitosi a Baku, in Azerbaigian.

Le terre di Conegliano e Valdobbiadene, da dove proviene lo spumante, hanno oltre 140 anni di storia alle spalle che, oltre ad avere conquistato i mercati esteri, al Veneto regala  30 chilometri di colline coperte di vigneti a perdita d’occhio, ora riconosciuti – come già le Dolomiti e la laguna di Venezia – patrimonio dell’Umanità.

«Le splendide Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono da oggi il 55° sito italiano iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Con la decisione dell’apposito Comitato di selezione Unesco, si riconosce il valore universale di un paesaggio culturale e agricolo unico, scaturito da una straordinaria, sapiente interazione tra un’attività produttiva di eccellenza e la natura di un territorio affascinante», ha poi aggiunto Moavero.

Soddisfazione anche da parte dal ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio: «Si tratta di un bel risultato per il nostro territorio, è una giornata storica per il Veneto e l’Italia intera».

Il presidente di Confturismo Veneto, Marco Michielli, ha sottolineato come il riconoscimento è dovuto anche alla «pervicacia del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: l’aveva promesso e l’ha ottenuto. La proclamazione di oggi chiude un circuito ideale che parte dalle Dolomiti e prosegue con Venezia e la sua laguna, andando a colmare la cesura preesistente fra le nostre montagne, le colline e il patrimonio lagunare. Un percorso costituito da siti Unesco che, proseguendo con Vicenza, Verona e Padova, copre il territorio regionale quasi completamente».

GLI ALTRI SITI MONDIALI DELLA LISTA. Insieme alle Colline del Prosecco, nella lista dei patrimoni dell’umanità si sono aggiunti altri quattro siti naturali: il santuario per gli uccelli migratori sulla costa del Mar Giallo in Cina, le foreste miste ircane in Iran, le terre e i mari australi francesi nell’Oceano Indiano, il paesaggio di Paraty e Ilha Grande in Brasile, il parco islandese Vatnajökull.

Del patrimonio culturale, sempre durante la sessione del Comitato dell’Unesco a Baku, sono entrati: il sistema di gestione delle acque di Augusta in Germania, il palazzo di Mafra in Portogallo,  il paesaggio di Risco Caido e delle montagne sacre a Gran Canaria, le rovine di Liangzhu in Cina, la città di Jaipur in India, la miniera di carbone di Omblin a Sawahlunto in Indonesia, i tumuli di Mozu-Furuichi in Giappone,la piana della Giare a Xiangkhoang in Laos, i siti metallurgici del Burkina Faso e le rovine di Babilonia in Iraq.

Altri siti inseriti nella lista dell’Unesco, infine, sono: le tombe della cultura Dilmun in Bahrain, il sito aborigeno di Budj Bim in Australia, il complesso di Bangan in Myanmar, le accademie neoconfuciane di Seowon in Corea, le iscrizioni su roccia Áísínai’pi in Canada, la regione mineraria Erzgebirge/Krušnohoří (Cechia-Germania), il paesaggio dell’allevamento dei cavalli a Kladruby nad Labem in Cechia, il complesso minerario preistorico di Krzemionki in Polonia.

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