Le ambizioni di Swiss Skies:
nuova low cost lungo raggio

12 Settembre 11:57 2018 Stampa questo articolo

Le compagnie aeree low cost europee potrebbero presto avere un nuovo competitor per i collegamenti verso il Nordamerica. Tutto merito del progetto Swiss Skies. È quanto riporta il Financial Times, secondo cui un pilota Ryanair e altri tre esperti del settore avrebbero presentato ad alcuni investitori svizzeri una richiesta di almeno 100 milioni di dollari per avviare definitivamente entro questa settimana il progetto di un nuovo vettore.

La nuova compagnia low cost – che per ora non ha ancora un nome – si concentrerà inizialmente verso il Nordamerica e offrirà un servizio a prezzo scontato con partenze dall’aeroporto di Basilea. E se gli investitori svizzeri concederanno la somma richiesta, il progetto di Basilea, denominato provvisoriamente Swiss Skies, potrebbe partire a metà 2019.

Oltre agli Stati Uniti, le rotte previste da alcuni aeroporti europei saranno anche verso Caraibi, Asia, Medio Oriente e Brasile. Esclusa, invece, per ora, l’operatività in Gran Bretagna a causa della competitività del settore e dell’incertezza post Brexit.

«Vedremo cosa succederà con gli accordi Ue sull’aviazione dopo l’uscita definitiva della Gran Bretagna dall’Unione», ha precisato Alvaro Oliveira, imprenditore e tra i fondatori del progetto Swiss Skies, che attualmente lavora come capitano part time Ryanair su base contrattuale autonoma. «Abbiamo preparato una rete completa, ma a causa dell’elevata concorrenza per ora non vogliamo svelare nulla alla stampa», ha aggiunto Armin Bovensiepen, un altro dei fondatori, che in precedenza ha lavorato per airberlin e Austrian Airlines.

Rispetto alle grandi compagnie aeree nazionali che fanno ricorso agli hub, il nuovo vettore prevede collegamenti da scalo a scalo, utilizzando aeroporti meno conosciuti vicino alle principali aree urbane. Sicuri che questa strategia sarà più vantaggiosa rispetto a quella adottata dalle compagnie rivali, vedi Norwegian Air.

Il prezzo base sarà inferiore del 30% rispetto ai competitor tradizionali, mentre i profitti si dovrebbero vedere dal terzo anno di attività, con margini superiori rispetto alla media del settore. Le tariffe saranno mantenute basse grazie al pagamento extra per pasti pre-ordinati e intrattenimento di bordo così come per l’assegnazione del posto e del bagaglio.

Inoltre, sempre nell’ottica di una certa “spending review”, la nuova compagnia low cost opererà dapprima con un solo velivolo, il nuovo Airbus A321neo, bimotore con circa 200 posti e un’autonomia di 7.500 km. Il piano industriale prevede successivamente l’introduzione di 16 aeromobili entro il secondo anno di attività e di 38 entro il quarto.

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Silvia Pigozzo
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