Le altre Maldive puntano sul tandem guesthouse-Olta

by Mariangela Traficante | 25 Febbraio 2019 12:06

Maldive per tutte le tasche. O quasi. L’arcipelago non vuole certo rinnegare la vocazione deluxe, ma ci tiene a dire che oltre al modello “One island, one resort” c’è di più. Ci sono gli usi e costumi locali, i villaggi di pescatori, la vita quotidiana che difficilmente arriva agli ospiti dei 5 stelle.

E quindi, coerentemente al trend globale che viaggia verso la cosiddetta esperienza autentica, anche gli atolli hanno deciso di aprirsi al like a local. Come? Promuovendo le guest house. Ed è Mohamed Thoyyib, nuovo managing director di Maldives Marketing & Public Relation Corporation, a parlarne: «Attualmente le guest house registrate sono 491», spiega il manager, arrivato in Italia per incontrare il trade insieme a Master Consulting, che ne ha assunto la rappresentanza nel nostro Paese.

UN PRODOTTO DA OLTA. Delle duecento isole abitate dalla popolazione locale sono circa 40-50 quelle che ospitano guesthouse. Giusto per fare un confronto, le isole con resort sono un centinaio in tutto l’arcipelago. Un’offerta che quindi potrebbe crescere. Ma che forse incontra ancora resistenze da parte del turismo organizzato. «Abbiamo incontrato molte agenzie di viaggi negli ultimi giorni, ma sono tradizionalmente orientate ai resort, non si sono dimostrate particolarmente interessate al prodotto guest house», ammette Thoyyib.

Più appeal avranno probabilmente sul pubblico, grazie alle Olta. «Le guesthouse sono già presenti sulle principali piattaforme, da Booking a Expedia ad Agoda – E non è escluso che arrivi anche un canale online più istituzionale – «Sì, stiamo pensando a pianificare un sistema che faciliti la prenotazione, anche se al momento ci sono già alcune compagnie locali che lo fanno».

L’anno scorso i turisti italiani alle Maldive sono stati 150mila, con un incremento del 18% rispetto al 2017, mentre il totale degli arrivi globali ha raggiunto 1,5 milioni. Ora l’ente è al lavoro per incontrare e formare il trade: «Pianificheremo roadshow e webinar per le agenzie di viaggi e siamo in colloqui con nuovi tour operator».

LA CONFERMA DI ALITALIA. I collegamenti giocano naturalmente un ruolo primario e in questo anche la collaborazione con Alitalia. «Abbiamo aperto la destinazione due stagioni fa e registriamo risultati in crescendo. Naturalmente aumentando i voli dobbiamo anche allargare la base di passeggeri e la promozione di questo tipo di turismo può portare grossi benefici», commenta Marco Cefoli, Italy and North Europe sales manager della compagnia.

Alitalia è partita con il volo diretto da Roma, cui si è aggiunto quello da Malpensa «per l’importanza del bacino del Nord Italia». Attualmente quindi sono tre le frequenze settimanali da Fiumicino e due da Milano, e dovrebbero restare confermate, spiega il manager, anche quando il collegamento riprenderà con la prossima winter (ora a fine aprile ci sarà l’interruzione stagionale, ndr).

Oltre al plus del volo diretto dall’Italia, la compagnia vuole giocare la carta della comodità: «I voli arrivano a Male entro la mattinata, mentre il rientro prevede la partenza a metà giornata. Per organizzare l’offerta abbiamo chiesto al mercato, per essere vicini alle esigenze di chi poi avrebbe dovuto presentare il prodotto».

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