L’Australia tra “convivenza con il virus” e freno alle riaperture

L’Australia tra “convivenza con il virus” e freno alle riaperture
25 Gennaio 11:35 2022 Stampa questo articolo

Aperture sì, ma non in tutti gli Stati. Gli stati australiani stanno adottando approcci diversi per quanto riguarda le riaperture ai confini e gli approcci di gestione del virus. Lo stato dell’Australia occidentale ha annullato i piani di riaprire i confini per i viaggiatori all’inizio di febbraio.

In una conferenza stampa venerdì scorso, il premier dello stato dell’Australia occidentale, Mark McGowan ha annunciato la cancellazione dei piani di riapertura, a causa della rapida diffusione della variante Omicron nel resto del Paese, e ha aggiunto che non vuole assolutamente vedere un “pioggia di ricoveri” negli ospedali.

La riapertura era prevista per il 5 febbraio, ma McGowan non ha annunciato una nuova data per la revoca delle restrizioni al confine, sebbene si spera siano rimandate solo di qualche settimana o mese (a partire dal 22 giugno, comunque, partirà il nuovo servizio Qantas che collegherà in modo diretto Roma-Perth 3 volte a settimana).

La notizia, arriva però in un momento di cambio di strategia da parte dell’Australia nei confronti del virus.  Dopo mesi di chiusura quasi totale dei confini e di “tolleranza zero” nei confronti del Covid, il primo ministro australiano Scott Morrison, ha invece esortato i governatori degli stati ad abbracciare una strategia più morbida di “convivenza con il virus”, una volta raggiunti gli obiettivi di vaccinazione.

Cosa che sta facendo il Queensland, ad esempio, dove dal 22 gennaio i viaggiatori internazionali (intesi come “Working Holiday Makers” e studenti, oltre agli australiani di ritorno e i residenti permanenti) possono andare senza quarantena, a condizione che siano completamente vaccinati e abbiano un test negativo effettuato entro le 24 ore dall’ingresso nel Paese.

La premier dello stato nel nordest del Paese, Annastacia Palaszczuk, ha commentato così la decisione: «Questo dà certezza alle compagnie aeree, dà certezza ai viaggiatori ed è un buon segno per chi hai una famiglia o una persona cara qui.  So che molte persone hanno figli o genitori o fratelli e sorelle all’estero… a partire dal 22, potranno venire nel Queensland e se sono vaccinati non saranno tenuti ad alcuna quarantena».

 

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