Largo ai big spender svizzeri: in 20mila alla fiera di Lugano

by Silvia Pigozzo | 30 Ottobre 2017 11:57

Si è conclusa la 15ª edizione de iViaggiatori, il Salone internazionale svizzero delle vacanze, tenutosi a Lugano dal 27 al 29 ottobre. Più di 200 gli stand presenti per più di 30 Paesi rappresentati in un area espositiva di circa 7.500 metri quadri. Tra le novità presenti quest’anno, un’area dedicata al segmento wedding in Italy e al turismo Lgbt.

«Durante gli anni la fiera si è dovuta evolvere, seguendo quello che è il trend economico e turistico del Canton Ticino. Il successo di questa manifestazione si deve al suo format, che esce dai tradizionali schemi delle fiere dedicate al turismo, e alle novità che ogni anno proponiamo», afferma Marco Pion, direttore del Salone. In effetti, girando tra gli stand, ci si rende conto di essere all’interno di un mix fatto di viaggi, esperienze enogastronomiche e folklore. E il pubblico presente sembra apprezzare. «In Svizzera – aggiunge – sono state chiuse molte fiere dedicate al turismo perché non c’era più alcun interesse nel prendere un catalogo o nel riempirsi il sacchetto di gadget. La gente qui viene per parlare, per guardarsi in faccia e fare esperienze anche attraverso il cibo di quel determinato Paese e le sue tradizioni, che qui vengono esposte».

Secondo un sondaggio realizzato nel 2016, circa il 90% dei visitatori viene a iViaggiatori per farsi un’idea della sua prossima vacanza e l’87% trova le informazioni determinanti per le sue scelte. Ma chi sono i visitatori del Salone di Lugano? Si tratta principalmente di un pubblico senior, ma non mancano giovani e famiglie, che guardano all’Italia come mercato principale, più del 63%, in cui trascorrere le proprie vacanze o programmare un viaggio ecosostenibile, all’insegna del cicloturismo e trekking. «Ma non mancano i ticinesi che scelgono di scoprire mete insolite come l’Iran o il Giappone, o di viaggiare in sella a una motocicletta», dice ancora Pion.

La scorsa edizione del Salone internazionale svizzero delle vacanze ha registrato poco meno di 20mila visitatori, in aumento del 10% il numero di espositori e stand. La fiera genera un indotto di circa 50 milioni di franchi, intorno ai 43 milioni di euro. La maggior parte dei visitatori provengono dal Canton Ticino, ma si registrano anche italiani delle zone limitrofe del confine e, in misura minore, visitatori provenienti anche dalla Svizzera interna. «Registriamo un piccolo gruppo che cresce, dall’1% al 2%, di presenze provenienti anche da Piemonte, Monza-Brianza e Milano», conclude.

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