L’anno barocco della Repubblica Ceca. E tornano le gite scolastiche

03 Marzo 14:31 2017 Stampa questo articolo

«Per il 2017 la promozione di Czech Tourism Italia, continua a essere mirata al nostro grande patrimonio storico-culturale, molto apprezzato dagli italiani, che presentiamo con offerte differenziate». A dirlo è il direttore dell’ente della Repubblica Ceca, Luboš Rosenberg, durante il tradizionale incontro annuale.
«In quest’ottica – aggiunge – stiamo lavorando molto sul trade con incontri e attività di co-marketing con i t.o. per studiare insieme itinerari diversi e promozioni mirate per far conoscere  tutte le possibilità turistiche della destinazione».

In particolare, il Paese punta quest’anno sulla Via del Barocco, con uno stile simile a quello italiano, che ha influenzato oltre all’architettura e alle arti figurative, anche la letteratura e la nostra musica. Punto di partenza è Praga, la città più visitata, con il quartiere Mala Strana dove si ammirano, tra l’altro, la chiesa di San Nicola e il palazzo Valdstejn. Ci sono, poi, le statue su Ponte Carlo e, tra i vigneti della campagna intorno alla capitale, la villa di Troja.

Il barocco è presente anche nell’architettura rurale e popolare, come il borgo di Holasovice, nella Boemia Meridionale, un villaggio ancora abitato dove si assapora la semplice e laboriosa vita della campagna. È dichiarato Patrimonio Unesco, così come il quartiere ebraico di Trebic, in Moravia, con case e sinagoghe barocche, e il santuario settecentesco di San Giovanni Nepomuceno, patrono della Boemia, che unisce il gotico al barocco.

E ancora, nella stessa regione, il palazzo arcivescovile di Kromeriz con gli splendidi parchi. Senza dimenticare i castelli come quello di Veltrusy, sulla sponda occidentale della Moldava, con il grande parco e la collezione d’arte che comprende opere del Veronese e del Canaletto, e il complesso termale di Kuks, sulle rive dell’Elba. Lo stesso stile è sottolineato nella musica dal Festival dell’Opera Barocca che si tiene ogni anno a Praga dalla metà di agosto, con balli e divertimenti in costumi e maschere d’epoca. Tra i molti eventi da sottolineare la festa dei mandorli in fiore e del vino a Hustopeče verso la fine di marzo.

«Abbiamo chiuso il 2016 in linea con l’anno precedente – ha aggiunto il direttore – nonostante la flessione del turismo scolastico nel primo quadrimestre, dovuta alla difficile situazione internazionale che ha bloccato i viaggi all’estero e ha fatto registrare un calo del 20% negli alberghi a 3 stelle utilizzati dai gruppi studenteschi. Dal secondo quadrimestre è iniziata la ripresa, con  incrementi del 10% negli ultimi mesi, secondo i dati statistici ufficiali delle strutture alberghiere con almeno 10 posti letto. Nel complesso gli arrivi italiani nel 2016 sono stati 368,851, pari al 4,6% del totale, per oltre 1 milione di pernottamenti, con una permanenza media di 3,7 giorni. Da sottolineare anche l’alto tasso di occupazione degli alberghi, circa il 73% con picchi del 77% a Praga, da sempre la città più visitata».

E ancora: «Per il 2017 abbiamo una ripresa con buone prenotazioni del turismo scolastico, un settore molto importante che, di solito, conta circa 35-40mila presenze l’anno. In quest’ottica da ricordare la recente, scrupolosa, ricerca condotta in 163 Paesi da Global Peace Index, che analizza diversi fattori, dalla microdelinquenza al terrorismo, e pone la Repubblica Ceca al sesto posto nel mondo per la sicurezza».

Sul fronte dei collegamenti, Luboš Rosenberg ricorda: «Per la prossima stagione estiva, tra i moltissimi voli operati da diverse città italiane su Praga, ricordiamo le due nuove rotte di Czech Airlines per la capitale: dal 28 marzo da Verona e dal 13 aprile da Pisa. Inoltre Ryanair, dal 26 marzo, propone Trapani-Praga, che si aggiunge al nuovo volo da Milano Orio al Serio su Ostrava,  città emergente nel nord-est del Paese che ospita diverse aziende italiane».

L’obiettivo 2017 per l’Italia è confermare la crescita del 10%, diversificando le destinazioni: oltre al turismo organizzato, laico e religioso, piede sull’acceleratore anche per city break e weekend.

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Dorina Landi
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