Land of Fashion, partnership con le agenzie di viaggi e nuovi brand

14 Settembre 09:30 2020 Stampa questo articolo

Gli Outlet Village di Land of Fashion – Franciacorta, Mantova, Palmanova, Puglia, Valdichiana – dopo la ripresa delle attività del 18 maggio, annunciano l’insediamento di nuovi brand.

Si tratta di circa una decina di marchi tra i quali Furla, Sundeck, Parah, Maria Grazia Severi, NorthSails, Napapijri e Sunglass Hut, che sono arrivati a impreziosire l’offerta di shopping.

Nonostante la situazione non semplice legata all’emergenza Covid, quindi, Land of Fashion ha lavorato per riprendere appieno le attività, oltre che per garantire un’esperienza piacevole, ma sicura, per i suoi visitatori.

Dal giorno della ripartenza alla fine di luglio, il numero dei visitatori complessivi degli Outlet Village si è attestato a 2,5 milioni, volume che si accosta ai risultati pre-pandemia, cioè il 90% delle visite totalizzate nel medesimo lasso temporale dell’anno precedente.

Grazie alle nuove aperture, Land of Fashion auspica di chiudere l’anno, se non pareggiando i numeri del 2019, quanto meno contenendo il più possibile l’inevitabile flessione.

In un’ottica di forte legame con il territorio e di volontà di fornire esperienze su misura, che vanno oltre il solo shopping e che comprendono anche visite esperienziali, gli Outlet Village stanno ancora di più lavorando per essere a fianco degli operatori turistici e delle agenzie di viaggi.

E lo fanno per esempio tramite il riconoscimento di commissioni alle agenzie che includeranno nei loro pacchetti escursioni/tour in autobus nei territori circostanti gli outlet, includendo uno stop dedicato allo shopping di almeno due ore presso uno dei Village.

Land of Fashion è stata inoltre l’unica realtà italiana del settore ad aver esonerato gli esercizi commerciali dal versamento dei canoni di locazione relativi al periodo di chiusura forzata. E, in un’ottica di sostegno alle boutique, fino alla fine dell’anno i canoni di locazione saranno ricalcolati proporzionalmente sulla base del fatturato e gli oneri di servizio subiranno un taglio pari al 50%, così da garantire alle aziende flessibilità e ovviare a eventuali problemi di liquidità.

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