L’analisi di Burgio: «I clienti cercano sicurezza e la trovano in agenzia»

L’analisi di Burgio: «I clienti cercano sicurezza e la trovano in agenzia»
22 Luglio 11:43 2020 Stampa questo articolo

Tour operator e agenzie di viaggi sono tornati di moda. Parola di Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato del Gruppo Alpitour, intervenuto al digital event dedicato al turismo di PwC Italy e prodotto in collaborazione con Sky, che conferma come il cliente – ai tempi del Covid-19 – abbia bisogno di rassicurazione, di percepire tranquillità su come poi si svolgeranno le proprie vacanze.

«Turismo fai da te?» Chiede simpaticamente il conduttore Alessandro De Angelis, riferendosi chiaramente alla storica pubblicità dell’azienda torinese risalente agli anni novanta, e sottolineando quella che è l’impressione un po’ di tutti, e cioè che «il fenomeno delle agenzie di viaggi e dei t.o. stia effettivamente tornando».

Verso fine aprile, risponde Burgio, «le telefonate al nostro call center sono più che triplicate. Ho pensato subito che si trattasse di prenotazioni, ma il copione era sempre lo stesso: si può viaggiare? Come? Le persone avevano e continueranno ad aver bisogno di sicurezza».

Questa necessità di qualità, però, richiede supporto: «in questo periodo ho sentito tante analisi, ma c’è assenza di proposte concrete. È nato spontaneamente un movimento (il Manifesto per il turismo italiano, ndr) che ha cercato di rappresentare il turismo e le sue necessità – aggiunge Burgio – Ma nemmeno questo è servito a sollevare l’attenzione di chi può davvero fare qualcosa. A marzo ero molto preoccupato di quello che poteva accadere, ed è successo molto peggio di ciò che immaginavo».

Spesso ci si sente dire che l’offerta turistica è troppo frammentata e le aziende non scommettono abbastanza. «Noi come Alpitour ci scommettiamo eccome – risponde Burgio – Ma il rapporto tra rischio e ritorno economico non è soddisfacente. Chi, ad esempio, investe un miliardo per il mantenimento di una nave deve avere le regole del gioco certe. L’Italia resta di certo una delle mete più desiderate, ma è anche una destinazione che negli ultimi anni ha perso molto in termini di qualità-prezzo».

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Giulia Di Camillo
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