L’Alto Adige lancia i test sierologici per gli operatori del turismo

L’Alto Adige lancia i test sierologici per gli operatori del turismo
23 Giugno 09:39 2020 Stampa questo articolo

Per tutelare la salute dei cittadini e dei turisti, nel corso della ripartenza post emergenza coronavirus la Provincia di Bolzano, l’Azienda sanitaria e la Croce bianca, unitamente ai partner del settore turistico, Hgv e Idm Südtirol – Alto Adige, avviano il progetto “Test in Alto Adige”: prevede l’esecuzione di 22.000 esami sierologici rapidi nelle strutture ricettive.

Il sistema di test è pensato per i proprietari, i loro familiari e i dipendenti delle strutture ricettive e di ristorazione per aumentare il livello di sicurezza e ridurre al minimo le infezioni. Il costo viene ripartito tra gli operatori del settore turistico e la provincia.

Il progetto ha l’obiettivo di prevenire il più possibile i contagi indicando anche un modo di procedere ben definito nel caso in cui i test si rivelassero positivi. I primi testi verranno effettuati a Tirolo, Scena e Merano. Su base volontaria possono sottoporsi al test anche gli ospiti.

Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha sottolineato che l’iniziativa rappresenta solo uno dei progetti posti in campo per garantire la sicurezza della popolazione.

«Analoghe iniziative sono in fase di attuazione anche per altri settori dove vi è un elevato contatto interpersonale come, ad esempio, per quanto riguarda il personale delle strutture per anziani e le badanti – ha assicurato il presidente – Verranno effettuati anche negli altri settori dell’economia privata allo scopo di elevare al massimo la sicurezza nei confronti del Covid 19».

Il vicepresidente della Provincia, assessore alla Protezione civile e al Turismo, Arnold Schuler, ha sottolineato che «la stagione turistica estiva sta prendendo avvio anche se in ritardo rispetto agli altri anni e in quest’ambito vogliamo promuovere una serie di iniziative per garantire la massima sicurezza sia agli operatori del settore che agli ospiti e ridurre il rischio di infezione».

Nell’ambito del progetto verranno effettuati sino a 2.500 test sierologici al giorno sui 22.000 collaboratori del settore turistico.

Il presidente dell’Idm Hansi Pichler ha affermato «sicurezza è la parola d’ordine di questo momento per tutta la provincia e certamente anche per il turismo che, a fronte delle grandi responsabilità che si assume, ha deciso di adottare delle misure adeguate. Il 46% degli utenti del mercato tedesco definisce come fondamentale la sicurezza per la propria vacanza mentre questo aspetto è fondamentale per il 41% degli utenti del mercato italiano. Il sistema di test sierologici che viene introdotto è il risultato della stretta collaborazione di tutti i partner che operano nel settore ed ha anche la valenza di lanciare un chiaro segnale ai mercati. I nostri ospiti vogliono poter contare su di una destinazione sicura per le loro vacanze e l’Alto Adige, grazie a questa iniziativa, può fregiarsi di questo titolo».

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