La variante Ota, ultima sfida del travel

04 Maggio 07:00 2021 Stampa questo articolo

Si travestono da super consulenti, spingono su assistenza e pacchetti da costruire online, puntano su attività e tour, spazzano il mercato con acquisizioni e alleanze. Le Ota – da Expedia a Booking passando per GetYourGuide e Trivago – cambiano veste, si evolvono, come varianti del loro stesso predatorio business model per essere più vicini al cliente, imitando agenzie e t.o.

Obiettivo: aumentare i volumi – già colossali – delle vendite rispetto al pre pandemia. Ma la distribuzione classica non rimane a guardare: network e operatori incoming (da Adriano Apicella di Welcome Travel a Chiara Gigliotti di Carrani Tours tra gli altri), investono in tecnologia, specializzazione e prodotto.

La convinzione è che nel post Covid il viaggiatore favorirà ancor di più esperienza e competenza. E vincerà il fattore umano, nonostante tutto.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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